Ursula Bianchi
UrsulaBianchi fa la pastora all’AlpeTomaoltre 2’000metri, nella regione del Piora: «Sono sola: ho degli aiutanti che se ho bisogno vengono, oppure i miei nipotini che salgono volentieri. Altrimenti siamo io, ilfilo elettrico e la buona sorte. Non produco formaggio, sono tutte vacche asciutte e giovani, dunque le futuremucche che entreranno all’Alpe Piora, sperando sempre che facciano giudizio». Anche d’inverno, a stagione finita, Ursula ha sempre un contatto con gli animali: «Faccio la pesalatte in tre aziende dimodo che lemucche le vedo sempre. Poi faccio la postina e spesso e volentieri faccio il giro che comprende laValBedretto, e quella valle è unpo’ come tutto un alpe. Mi piace però». Nella stagione fredda lamancanza dellemucche si fa sentire... «Èla trasmissione della granpassione: mio papà aveva lemucche, miamamma e anche la nonna in Valtellina avevano lemucche, ilmio exmarito ha lemucche, e io la passione ce l’ho inculcata». Una passione che segue per forza di cose i ritmi della natura: « Allamattina verso le otto lemucche comincianoamuoversi, maame piace alzarmi quando diventa giorno, perciò seguo il sorgere della luce».