SETTE LUOGHI PER CAPIRE
1. Salire a San Luca
Che tu lo veda dalla tangenziale, dal treno o dall'autostrada, quando scorgi il Santuario della Madonna di San Luca sai di essere arrivato! Costruita su una collina, culmine del portico più lungo del mondo, con 666 archi per rappresentare Iddio che schiaccia il serpente del peccato. Occhio, a piedi si fa fatica, la salita rampa. Ma vuoi mettere quando sei su?
2. L’edicola di Porta San Vitale
Aperta 24 ore su 24 dal 1975. I primi giornali arrivano a mezzanotte, se vuoi una rivista di musica o un fumetto da leggere in una notte insonne lo trovi anche alle tre. » pure citata nel brano «Dark Bologna» di Lucio Dalla: serve altro?
3. La finestra sul canale
Questa moda delle piccole Venezia è una discreta pacchianata americana. Ma alcune città l'hanno davvero. Bologna è costruita sulle vie d'acqua, e da una finestrella di via Piella si ha uno scorcio memorabile sul canale delle Moline.
4. Il gelato di Gianni
Nato in un negozietto, ora è diventato una specie di franchising con molti punti vendita in città. Un gelato unico, con gusti ricercati ma senza cedere allo snobismo o a quelle follie contemporanee tipo i gelati di verdura.
5. La trattoria «da Vito»
Tovaglie con le chiazze di sugo, il vino nei fiaschi e nei bottiglioni, il ragù fatto come tradizione comanda e le tagliatelle quelle vere. Le chiccherie si lascino ai programmi televisivi alla moda, la vera cucina è questa.
6. Via Zamboni
L'università, pub di ogni tipo, umanità varia e diversa, sempre diversa a ogni ora del giorno. Un microcosmo in un'unica strada.
7. L’orologio della stazione
Fermo alle 10.25 dal 2 agosto 1980, quando una bomba provocò 85 morti e 200 feriti. Un taglio che ancora oggi non si è rimarginata. Sugli esecutori (e i mandanti) gettiamo un velo pietoso.