Le nuove coppie “tendenzaBrigitte”: quando le donne scelgono partner giovani
Le chiamano cougar, “puma, predatrice”. Sono donne che vivono relazioni con uomini molto più giovani. Impensabile (o quasi), fino a qualche tempo fa. Mal'evoluzione sociale passa anche (soprattutto, secondo lo storico EricHobsbawm) attraverso i cambiamenti nell'ambito familiare e relazionale. Equella che fino a ieri era una deprecabile eccezione comincia ad essere sempre più parte della normalità. Soprattutto da quando l'elezione di Macron alla presidenza francese ha mostrato al mondo che le regole non esistono, e che il quarto di secolo che separa i 39 anni di lui e i 64di leinonèpoi così ingombrante da impedire il sorgere di una romantica storia d'amore.
Giovedì 28 giugno (LA 1, alle 21.05) se ne parla a Falò nel documentarioRTS “Cougar? Sì, e allora?”. In primo piano le testimonianze di donne che hanno compiuto questa scelta. Ancora controcorrente in un Paese in cui, come racconta la vallesana Brigitte, “ogni volta ti chiedono del marito, ci vuole la firma del marito, la presenza del marito...”. I pregiudizi e gli ammiccamenti, l'ostilità delle famiglie dei partner e le perplessità dei figli: per le cougar non è tutto rose e fiori. Nell'immaginario sociale, come spiega nel filmato Caroline Dayer, esperta in studi di genere, “la sessualità femminile prevede solo due figure: la madre e la puttana. Scelte diverse possono diventare assai complicate per le donne: il sistema sessista lancerà richiami all’ordine, e sanzionerà quanti si discostano da ciò che la società si aspetta. Davanti a donne indipendenti che scelgono di fare ciò che vogliono dei loro desideri, il sistema interviene creando uno stigma sociale”. E spesso le critiche più forti arrivano proprio dalle altre donne…