Cassette. Audioricordi
Oggetti di culto degli anni Ottanta, i nastri magnetici in cassetta conservano istanti importanti della propria esistenza. E riportano in vita emozioni.
Aparte nativi digitali e millennials, probabilmente tutti custodisconogelosamente almeno un'audiocassetta, salvata dall'avvento dei CD. Magari una compact Philips, occultata in un cassetto segreto, con l'« Adagio Sostenuto» della Sonata al
Chiaro di Luna di Ludwig Van Beethovensuonatoallachitarraadodici corde dal grande amore, contanto di dedica. Il timore non è che qualcuno la scopra, ma che cercando di riascoltare le melodiose note il nastro si blocchi o fuoriesca e si debba riavvolgerlo trepidantemente (insieme ai ricordi) con una penna a sfera Cristal Bic, l'unica che si incastri perfettamente nel parallelepipedo esagonale della rotella.
Registra, riascolta, ricorda
Molti conservano un «cassette tape» al ferrocromo su cui hanno registrato le prime parole del loro bambino: la paura è chequeidolci vocalizziprimao poi svaniscano e con essi un momento magico quanto fugace della vita. Alcuni addirittura hanno scatoloni di musicassette in cantina, nonostante non posseggano più il lettore e sappiano che faranno lamuffa. Per questo, i negozi specializzati nella digitalizzazione crescono come funghi.
Ma non tutti sanno che è possibile trasferire il contenuto di questo primitivo dispositivo inMP3, tramite cavo USB, sia dal computer sia da un apposito registratore e convertitore di cassette. Su Internet se ne trovano diversi modelli (con cuffiette e CD per l'installazione) che permettono di ridare nuova vita ai ricordi e alla musica del cuore, senza dover riscaricare tutti i pezzi, e riascoltare la bellezza del suono analogico, benchÈ frusciante. Basta avere Audacity, il programma gratuito per l'editing audio. Può darsi che, col tempo, anche i supporti digitali custoditi tra le nuvole scompaiano, ma questa emozionante opportunità oggi ci dà l'illusione che il nostro amore sia destinato a non smagnetizzarsimai.
A volte ritornano
Nel 1948, il vinilemandò in soffitta i 78 giri in gommalacca, poi l'audiocassetta diede una spallata ai vinili a 33 giri – perchÈ consentiva la registrazione in tempo reale e il riutilizzo– e in seguito il Compact disc lo fece conle audiocassette magnetiche. Che però pare proprio stiano tornando in auge, soprattutto tra le piccole case discografiche: le producono, per esempio, l'americana National Audio Company e l'italiana Tape It Easy di Tribiano ( Milano). Quando due filmaker di New York hanno saputo che il termine cassette tape stava per essere tolto dal The Oxford
English Dictionary, si sonosentiticome se la rockstar della loro gioventù fosse morta, e così hanno girato il documentario DIY Cassette, per fare un elogio adeguato della cassetta... e hanno anche creato un sito ( cassettefilm.com).