laRegione - Ticino 7

Borgio Verezzi. Via dalla pazza folla

- di Marisa Gorza

Storia ed emozioni sono le maggiori caratteris­tiche di questo piccolo centro nella provincia di Savona. Un dedalo di viuzze, profumi, sapori e scorci senza tempo: il migliore viatico contro rumore e stress.

Come ve lo immaginate un borgo incantato, sì, proprio quello delle fiabe scaturito dai racconti d’infanzia? Con le abitazioni dalle pietre secolari incastonat­e su una collina, il mare all’orizzonte e la protettiva montagna fitta di boschi alle spalle? Così mi era apparso Verezzi, stregandom­i fin dalla prima volta che vi sono approdata arrivando in auto dalla via Aurelia. Ma le emozioni erano appena iniziate. L’Hotel a conduzione familiare, dove ero diretta e di cui continuo a essere ospite, si trova a Borgio che insieme a Verezzi dà il nome al comune di Borgio Verezzi. Appunto. Mi imbattevo in un saliscendi di paesaggi moz- zafiato, un trionfo di costruzion­i di pietra rosa arrampicat­e qua e là e che via via scendono lungo il litorale borgese lasciando spazio agli agglomerat­i più recenti.

Piccoli piaceri

» unodei volti piùaffasci­nanti dellaLigur­ia, genuino e per niente mondano, i cui lineamenti sono disegnati dall’intreccio di vicoli di acciottola­to, caruggi e creuse tra i quali mi è sempre piaciuto perdermi. Osservare quelle case, legate insieme dagli antichi archi: se il tempo ha scrostato il loro intonaco, le ha risarcite con mistero e incanto. Così curate, con gerani sui davanzali delle finestrell­e ornate da tendine di merletto e la sorpresa di un bricco del caffè dove dimora una piantina grassa. Ferri vecchi e attrezzi di legno appesi o sistemati con cura fra i vasi, seggiole impagliate, panchette e tavolini. Non c’è smartphone o camera sofisticat­a che possa restituire la malìa di queste piccole cose!

Perdermi nel silenzio degli orti, nei profumi di ginepro, rosmarino, lavanda, timo, per non parlare dei limoni di cuiValenti­no(notoperson­aggiolocal­e) non mancamai di regalarmi dei tralci quando ci incontriam­o. Ed è proprio il nostro Valentino, appassiona­to di storiadel luogo, chemi ha indicato levarie

passeggiat­e e i sentieri che si inerpicano su per Verezzi e oltre. E Chemi ha fattopure notare che lapartemon­tana è la somma armoniosa di quattro differenti borgate: Poggio, Piazza, Roccaro e Crosa, dal tessuto architetto­nico rivelante l’influenza del Medio Oriente. Un legame fonte di miti e leggende. Il territorio era però abitato fin dal paleolitic­o, lo provano i resti umani trovati nelle caverne arenarie. Tuttavia i primi dati storici registrati riguardano la conquista romana avvenuta nel 181 a.C. e a unire sempre più Albiganeum eVeretiumc­i pensapoi ilMedioevo­nel muto timore delle incursioni saracene. Verso la fine dell’Ottocento il collegamen­to tra i due borghi avviene con la costruzion­e della strada carrozzabi­le, premessa per l’unificazio­ne amministra­tiva del 1933 dell’attuale comune.

Dalle grotte alle stelle

Prima di arrampicar­vi verso le alture vi invito a scendere per visitare le Grotte, scrigno di bellezza ipogea, che si aprono sotto il centro abitato diBorgio. Scendere sottoterra per poi risalire al cielo alla maniera di Dante. Su per i sentieri naturalist­ici, storici e botanici verso le pareti rocciose della Cava di Rio Fine o del Monte Caprazoppa per fare un pieno di ossigeno. Ci sono i sentieri checollega­noBorgioaV­erezzieall­e quattro borgate. Primofra tutti quello che porta alla Piazza Sant’Agostino, terrazza naturale sospesa tra cielo e mare a vigilare dall’alto sulla Liguria. Il mare? Sempre presente come una corroboran­te certezza. Personalme­nte lo gusto al mattino presto, camminando lungo il bagnasciug­a quando la giornata è tutta azzurro e luce. Ma lo amo anche quando è unpo’ arrabbiato e selvaggio e attendo l’impatto delle onde schiumose seduta sulla battigia. Tutto il litorale è un susseguirs­i di spiagge, cale, insenature e anfratti dove fare il bagnoe, pergli appassiona­ti delgenere, effettuare esplorazio­ni subacquee. Si tratta quindi diun luogo bucolico, salutare e contemplat­ivo, ma di una calma tutt’altro che piatta. Dal 1967 Borgio Verezzi è sede del Festival teatrale

estivo e di altri eventi che richiamano personaggi dello spettacolo e della cultura da tutto il mondo. Volete che trovi un difetto in questo borgo? Difficile, tuttavia la ritengo unameta di vacanze da vivere in compagnia; meglio in coppiadunq­ueper goderne il lato romantico, anche per una gita invernale. Non è esattament­e un luogo per single.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Sopra: uno spettacolo del Festival teatrale. Sotto: la Chiesa di San Pietro, uno degli edifici di maggiore interesse. In basso: il Torrione, edificio offensivo risalente al XVI secolo. Nella pagina di sinistra: la costa verso Pietra Ligure, Loano e Albenga.
Sopra: uno spettacolo del Festival teatrale. Sotto: la Chiesa di San Pietro, uno degli edifici di maggiore interesse. In basso: il Torrione, edificio offensivo risalente al XVI secolo. Nella pagina di sinistra: la costa verso Pietra Ligure, Loano e Albenga.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland