Bossa Nova. Una splendida sessantenne
Pubblicato a Rio de Janeiro nel 1958, l’album Canção do amor demais segnò l’inizio della bossa nova, la «nuova onda» musicale brasiliana.
Nelle note di copertina che Vinicius de Moraes scrisse per l’album Canção do amor demais si leggeva: «Con questo LP non vogliamo provare niente, se non mostrare una tappa del nostro cammino di amici e compagni nel divertentissimolavoro di fare samba e canzoni, che sono brasiliane, ma senza nazionalismo esaltato, e alimentare ilnostro gusto di cantare, che è una cosa che aiuta a vivere». L’importanza del disco è attribuita al fatto che, per la prima volta, insieme alla cantante Elizeth Cardoso si riunirono in un unico progetto coloro che sono considerati i padri della bossa nova: gli allora già celebri Antonio Carlos Jobim, musicista e compositore, e Vinicius deMoraes, poeta e paroliere. Insieme a loroancheungiovane cantante e chitarrista, JoãoGilberto. Fu laFesta che pubblicò il disco, una piccola casa discografica di Rio de Janeiro, proprietà del giornalista IrineuGarcia, specializzata nella pubblicazione, in piccola tiratura, di dischi di poesie recitate dagli autori o da attori professionisti.
Una piccola rivoluzione
Canção do amor demais è ricordato in particolare per la presenza di due brani, Outra vez e Chega de saudade. In quel periodo Jobim stava cercando di far incidere qualcosa a João Gilberto, semisconosciuto dal pubblico, ma già un punto di riferimento dei giovani musicisti, che di lì a poco sarebbero diventati la turma de bossa nova. Allafine Gilberto suonò in soli due pezzi (senza essere accreditato nelle note) ma questo bastò, come poi fu detto e scritto, a cambiare la musica brasiliana. In quei pezzi, infatti, è presente per la prima volta la famosa batida di João Gilberto, cioè il suomodo innovativo di suonare la chitarra che influenzò in modo determinante la musica brasiliana negli anni successivi.
La scelta musicale fu ridurre ai minimi termini la «pesantezza» e presenza dell’orchestra; e già questo fu una decisa novità: in Estrada branca, Elizeth fu accompagnata solo dal pianoforte di Jobim, in Medo de amar solo dal contrabbasso, in Chega de saudade e inOutra vez l’orchestra è, di fatto, sostituita dalla chitarra di João: contrassegnata da linearità e (apparente) semplicità.
Brividi musicali
Nei testi di Vinicius è ancora presente a tratti l’atmosfera melodrammatica e tragica tipica della canzone brasiliana dell’epoca – è del 1913, quindi, rispetto ai più giovani Jobim e Gilberto, nati rispettivamente nel 1927 e nel 1931, ancora inparte radicato nel passato –, ma già si inizia a respirare un’aria nuova nei suoi versi: la saudade (quel sentimento struggente simile alla malinconia, alla nostalgia), inizia a perdere i suoi connotati tragici e si trasforma in speranza per il futuro. Ed ecco che la nuova onda da lì in avanti, come un benevolo tsunami, travolse un vastissimopubblico in tutto ilmondo. Eancora oggi basta sentire un paio di accordi di bossa nova e la voce suadente dei suoi cantori per provare la struggente brezza di quella magica follia.