Berlino. Utopie urbane
La continua metamorfosi della capitale tedesca rimescola alto e basso, est e ovest, passato e futuro
Il modo migliore per conoscere una città è prendersi il tempo e avere il coraggio di perdersi. A Berlino è facile, sia per le dimensioni che per la frammentazione e diversità sociale e architettonica dei suoi quartieri – frutto dell’aggregazione di 7 città e 59 comuni rurali nel 1920 – e dalla tormentata storia del Novecento caratterizzata da continue distruzioni e ricostruzioni.
Oltre il Mitte
Esiste un centro teorico, la mitica Alexanderplatz con la vicina torre della televisione – Fernsehturm, inaugurata nel 1969 nell’allora DDR– visibile in grande parte della città. Il quartiere del Mitte raggruppa in effetti una quantità tale di punti di interessi (monumenti, musei, luoghi iconici della storia) che una normale visita di qualche giorno si limita a questa area centrale. Un’infrastruttura di trasporti pubblicimolto efficiente permette di raggiungere ra- pidamente tutti i quartieri attorno al Mitte e qui iniziano le sorprese. Ogni quartiere è una città nella città, spesso con una propria architettura caratteristica e con una propria composizione sociale ed etnica. Può capitare allora di passare dai viali alberati, le boutique colorate, i ristorantini vegani e una quantità impressionante di mamme e bambini di PrenzlauerBergaunaviadi Neukölln che potrebbe essere confusa con Ankara.
Kreuzberg è sempre molto interessante per la varietà di etnie e la composizione sociale anche se non è più ilmitico centro della controcultura berlinese degli anni Ottanta. I punk dell’epoca ora lottano contro il processo di gentrificazione, che trasforma i quartieri popolari in quartieri di lusso scacciando gli abitanti storici. Visitare lo stesso giorno Schöneberg, a ovest, con i suoi larghi viali, le piazze e un’architettura in gran parte precedente alla guerra e Friedrichshain, a est, centro della cul-
tura alternativa e della vita notturna, permette di rendersi conto di quanto Berlino possa, a distanza di pochi chilometri, essere molto diversa. La città è un enorme cantiere in costante evoluzione, le migrazioni di interi gruppi sociali in nuovi quartieri e il continuo afflusso dall’esterno di nuovi migranti dall’Europa e dal resto delmondo contribuiscono a creare un’atmosfera unica, uncontinuoflussodi rinnovamento.
Lo spirito della città
Berlinoèsemprestataunlaboratoriodi utopie e oggi rappresenta un polo di attrazione per giovani da tutta l’Europa. La sensibilità, la tolleranza e la grande apertura verso il mondo favoriscono il lavoro di creativi ed artisti che trovano terrenofertileper la ricerca e lo sviluppo di nuove forme di utopie delle quali la città si nutre. La cultura a Berlino è un bene strategico e l’amministrazione comunale favorisce lo sviluppo sia delle istituzioni che della scena indipendente. Lo dimostrano progetti come la riqualifica dell’Haus der Statistik, enorme costruzione vicino ad Alexanderplatz che ospitava gli uffici statistici della DDR e la Stasi, che diventerà un centro culturale ed artistico con appartamenti a prezzi accessibili per i rifugiati; oppure l’aeroporto di Tegel, che quando verrà chiuso (sostituito dal nuovo scalo di Berlino Brandeburgo), diventerà un enorme centro destinato alla musica techno, considerata bene culturale della città .