laRegione - Ticino 7

Dialoghi in giardino

Scomparso nel novembre del 1978, Carlo Scarpa è stato una figura chiave dell’architettu­ra e del design italiano. Come dimostra la sua Villa Veritti a Udine.

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Con una pianta impostata sulla forma di un cerchio, Villa Veritti è una casa unifamilia­re di due piani piùmansard­a costruita tra il 1955 e il ’61. È tra le prime residenze progettate da Carlo Scarpa e si caratteriz­za per gli originali rapporti tra interno ed esterno. Ogni percorso o apertura dell’edificio furono progettati in funzione della vista sul giardino: l’architettu­radellospa­zioverde e laposizion­e delle piante furono pensate per stabilireu­naconnessi­onetra «dentroefuo­ri». Spazio ridotto e forma stretta e allungata del terreno non consentiva­no a Scarpa di dotare l’edificio di un vero e proprio giardino; per questo lo portò all’interno della villa, creando un giardino d’inverno e schermando accuratame­nte con i muri le viste non volute dell’esterno. Egli utilizzò grandi vetrate continue a tutta altezza per altre parti, in particolar­e verso sud (dove si riflettono sullo specchio d’acqua) e verso il giardino d’inverno. L’architet- to volle anche creare ambienti pieni di luce, con pareti e il soffitto semilucidi, i pavimenti piastrella­ti, mentre nelle zone notte fu scelto il più intimo e caldo legno. Questo edificio è importante perché fu anche una palestra per i progetti futuri di Scarpa. Materiali e tecniche qui utilizzate diventaron­o ricorrenti nelle architettu­re delmaestro: come lo stucco veneziano, l’intonaco trattato con latte di calce spatolato e il calcestruz­zomartelli­nato.

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