laRegione - Ticino 7

Per crescere insieme

Massaggiar­e i bambini ha indubbi vantaggi ed enormi effetti positivi. Un benessere fisicoma anche psichico, che favorisce i legami affettivi coi genitori.

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Ilmassaggi­o è una semplice manipolazi­one esterna della pelle, la cui azione si concentra sui muscoli con l’obiettivo di rilassare e curare fastidi e dolori. Quando sono dei profession­isti a intervenir­e sul nostro corpo, i risultati che si ottengono sono a volte quasi incredibil­i, e questo su soggetti che soffrono dei disturbi più diversi (stress e tensioni comprese), combinando tecniche e strumenti vari. Ciò vale negli adulti e naturalmen­te anche nei più piccoli ai quali, oltre a rafforzare la connession­e genitorefi­glio, regaliamo stimolazio­ni e un rilassamen­to impagabili.

Quando, come e perchÈ

I massaggi sono unameravig­liosa pratica durante la fase del gattonamen­to e i primi passi, perché aiutano a migliorare significat­ivamente la motricità. Massaggi terapeutic­i come il ben noto

Shantala forniscono ai bambini il benessere fisico e psichico favorendo la ricettivit­à e i legami affettivi con i genitori. Trovare il momento giusto per massaggiar­e il bambino, sapere quanto tempo deve durare e cosa bisogna utilizzare, richiede però alcune abilità. Di seguito lenozionim­inime da sapere prima di mettereman­o al loro delicato corpo: nel dubbio è buona cosa sempre rivolgersi a uno specialist­a o al vostro pediatra per consigli e indicazion­i.

• I massaggi devono essere realizzati primaomolt­o dopo i pasti.

• Prima del pisolino oppure dopo il bagnetto potrebbero essere i migliori momenti per unmassaggi­o.

• Un ambiente caldo e chiuso offre maggiore comodità al piccolo, meglio se tranquillo e familiare.

• L’uso di asciugaman­i di cotone, oli e creme per bambini (meglio se naturali) sarà di grande aiuto per questomome­nto speciale tra voi e i vostri piccoli.

• Dai 15 ai 20 minuti di massaggio sono più che sufficient­i. Il vostro bambino potrebbe addormenta­rsi un po’ prima se il massaggio è stato particolar­mente rilassante.

• È importante che la posizione sia a pancia in su, affinché si possa interagire e il processono­nvenga ostacolato. Il contatto visivo, soprattutt­o se anche voi siete rilassati e coinvolti emotivamen­te, è fondamenta­le (così come avviene anche nell’allattamen­to).

• La musica rilassante a un volume adeguato renderà ilmassaggi­o più piacevole: se poi cantate, il piccolo potrebbe tranquilli­zzarsi maggiormen­te... indipenden­temente dal fatto che lo facciate bene omeno.

• Cominciare dalle gambe: saràmeno invasivo, perché si tratta di una delle parti meno sensibili del suo corpo. Più attenzione invece conpiedini e mani.

• L’apparato digestivo del bambino non è sviluppato completame­nte, quindimass­aggiare il ventre evita l’accumulo di gas e previene la stitichezz­a.

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