Per crescere insieme
Massaggiare i bambini ha indubbi vantaggi ed enormi effetti positivi. Un benessere fisicoma anche psichico, che favorisce i legami affettivi coi genitori.
Ilmassaggio è una semplice manipolazione esterna della pelle, la cui azione si concentra sui muscoli con l’obiettivo di rilassare e curare fastidi e dolori. Quando sono dei professionisti a intervenire sul nostro corpo, i risultati che si ottengono sono a volte quasi incredibili, e questo su soggetti che soffrono dei disturbi più diversi (stress e tensioni comprese), combinando tecniche e strumenti vari. Ciò vale negli adulti e naturalmente anche nei più piccoli ai quali, oltre a rafforzare la connessione genitorefiglio, regaliamo stimolazioni e un rilassamento impagabili.
Quando, come e perchÈ
I massaggi sono unameravigliosa pratica durante la fase del gattonamento e i primi passi, perché aiutano a migliorare significativamente la motricità. Massaggi terapeutici come il ben noto
Shantala forniscono ai bambini il benessere fisico e psichico favorendo la ricettività e i legami affettivi con i genitori. Trovare il momento giusto per massaggiare il bambino, sapere quanto tempo deve durare e cosa bisogna utilizzare, richiede però alcune abilità. Di seguito lenozioniminime da sapere prima di metteremano al loro delicato corpo: nel dubbio è buona cosa sempre rivolgersi a uno specialista o al vostro pediatra per consigli e indicazioni.
• I massaggi devono essere realizzati primaomolto dopo i pasti.
• Prima del pisolino oppure dopo il bagnetto potrebbero essere i migliori momenti per unmassaggio.
• Un ambiente caldo e chiuso offre maggiore comodità al piccolo, meglio se tranquillo e familiare.
• L’uso di asciugamani di cotone, oli e creme per bambini (meglio se naturali) sarà di grande aiuto per questomomento speciale tra voi e i vostri piccoli.
• Dai 15 ai 20 minuti di massaggio sono più che sufficienti. Il vostro bambino potrebbe addormentarsi un po’ prima se il massaggio è stato particolarmente rilassante.
• È importante che la posizione sia a pancia in su, affinché si possa interagire e il processononvenga ostacolato. Il contatto visivo, soprattutto se anche voi siete rilassati e coinvolti emotivamente, è fondamentale (così come avviene anche nell’allattamento).
• La musica rilassante a un volume adeguato renderà ilmassaggio più piacevole: se poi cantate, il piccolo potrebbe tranquillizzarsi maggiormente... indipendentemente dal fatto che lo facciate bene omeno.
• Cominciare dalle gambe: saràmeno invasivo, perché si tratta di una delle parti meno sensibili del suo corpo. Più attenzione invece conpiedini e mani.
• L’apparato digestivo del bambino non è sviluppato completamente, quindimassaggiare il ventre evita l’accumulo di gas e previene la stitichezza.