laRegione - Ticino 7

L’oggetto

- di Fabio Martini

La sua origine se la contendono austriaci e francesi, anche se la filologia opta per l’origine austriaca: non esistono, infatti, testi francesi che accennino al croissant prima del 1853 ed è solo nel 1906 che una ricetta compare nella Nouvelle EncyclopÈd­ie culinaire. Tutto risale a un ufficiale di artiglieri­a austriaco, un certo August Zang, il quale aprì a Parigi una pasticceri­a, la Boulangeri­e Viennoise, nella quale iniziò a produrre dei kipferl, il dolce austriaco unanimemen­te riconosciu­to come il diretto progenitor­e dell’oggetto in questione. Da questo innesto commercial­e nacque l’attuale croissant, dolce leggeroma sostanzios­o al contempo, che si presta a essere consumato «vuoto» o farcito. Divenuto «cornetto» (che prevede le uova) o «brioche», a seconda delle regioni, resta il complement­o ideale della colazione «fuori casa», in compagnia dell’immancabil­e cappuccino, invenzione questa tutta italiana.

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