L’oggetto
La sua origine se la contendono austriaci e francesi, anche se la filologia opta per l’origine austriaca: non esistono, infatti, testi francesi che accennino al croissant prima del 1853 ed è solo nel 1906 che una ricetta compare nella Nouvelle EncyclopÈdie culinaire. Tutto risale a un ufficiale di artiglieria austriaco, un certo August Zang, il quale aprì a Parigi una pasticceria, la Boulangerie Viennoise, nella quale iniziò a produrre dei kipferl, il dolce austriaco unanimemente riconosciuto come il diretto progenitore dell’oggetto in questione. Da questo innesto commerciale nacque l’attuale croissant, dolce leggeroma sostanzioso al contempo, che si presta a essere consumato «vuoto» o farcito. Divenuto «cornetto» (che prevede le uova) o «brioche», a seconda delle regioni, resta il complemento ideale della colazione «fuori casa», in compagnia dell’immancabile cappuccino, invenzione questa tutta italiana.