laRegione - Ticino 7

Ragnatela insidiosa

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Ci sono tatuaggi che fanno male più di altri; nel momento in cui vengono fatti e quando vengono cancellati. Ma anche per il disagio che arrecano a chi si è impresso sulla pelle un disegno in cui non si riconosce più. Soprattutt­o se questo è anche un simbolo che spesso viene male interpreta­to e accomunato a movimenti politici, specie di estrema destra. » la storia di G. (il nome è noto alla redazione), oggi 30enne, che undici anni fa si era tatuato una ragnatela sul gomito, per poi pentirsene quasi subito. «Ero giovane e incoscient­e all'epoca, non avevo pensato alle conseguenz­e. Poco dopo averlo fatto, mi ero reso conto che non lo volevo più, perchÈ il suo significat­o non aveva più senso per me». L'anno seguente G. aveva iniziato a sottoporsi ad alcune sedute di laser, poi una pausa di tre anni – anche a causa dei costi – e ora sono previste almeno altre tre sedute, per un totale di dodici circa. Adesso, nonostante la terapia, il disegno si vede ancora, alcune linee sono però interrotte e in generale è più sfuocato. «Il tatuatore aveva calcato e il tratto era molto marcato. Inoltre, nell'inchiostro utilizzato era presente anche un pigmento blu, per questo è più difficile da eliminare». Il nostro interlocut­ore, per cercare di cancellare il disegno di 7 centimetri per 7 circa, spende 450 franchi a ogni seduta. Per la rimozione dovrà quindi sborsare oltre 5'000 franchi; una bella somma, calcolando che il tatuaggio era costato 300. «Mi dà fastidio aver fatto qualcosa di cui mi sono pentito e che ha delle conseguenz­e, anche molto costose».

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