Ruggine e miscela: il vecchiomotz e la storia di Nadia, schiava dell’Isis
Simbolo di libertà soprattutto nell’adolescenza, ilmotorino (anzi: il motz) per qualcuno è una passione mai tramontata, che oggi torna in auge fra i più nostalgici. Chi sono gli intrepidi che ancora sfidano le strade e il traffico a bordo di quelle due ruote dal sapore un po’ dÈmodÈ? Se lo è chiesto il regista Misha Györik. E dal suo peregrinare sul territorio è venuto fuori un documentario dal titolo evocativo, “Ruggine, miscela e la cura del ciclomotore”, in onda a Storie domenica 9 dicembre (LA 1, 20.45). Nel film c’è Maria, la signora con il casco giallo, che 44 anni fa dal Cile arrivò in Ticino per raggiungere il marito fuggito dal colpo di stato. C’è Silvano, “Paia”, idraulico in pensione e amante di uccelli esotici, nonchÈ di piccole fughe su due ruote. Claudio, che in età avanzata corona il sogno di restaurare e collezionaremotorini. E Marcel, “Piz”, che nel garage nasconde un tesoro. Emozioni legate alle due ruote, quelle a velocità contenuta, che spaziano tra i sentimenti di amore, libertà, ossessione, umiltà e solitudine. Un racconto corale che parte da una passione comune per diventare qualcosa di più, seguendo il fil rouge dei ricordi di un mondo forse in via d’estinzione. In studio uno scrittore altrettanto fuori dagli schemi, Giorgio Genetelli, autore
– tra le altre pubblicazioni – de La conta degli ostinati.
A LA 2 doc (lunedì 10, 22.15) c’è “Nadia Murad, da schiava dell’ISIS a Nobel per la pace”, storia di una giovane donna decisa a raccontare al mondo le violenze inflitte dai terroristi a migliaia di ragazze e bambine. » stata lei stessa una vittima: nel 2014 fu catturata, stuprata e schiavizzata dagli uomini del sedicente Stato Islamico.