laRegione - Ticino 7

Curiosità

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L'origine dei bis-cotti (ovvero, cotti due volte) risale almeno al X secolo, e molti di loro hanno storie curiose da raccontare. I krumiri, per esempio, nati a Casale Monferrato intorno al 1880: dalla singolare forma che ricorda un paio di baffi e ricchi di burro, furono ideati dal pasticcier­e Domenico Rossi come simpatico e affettuoso omaggio al re Vittorio Emanuele II. Mentre gli zaleti veneziani, a losanga tondeggian­te, con uva passa e pinoli, che piacevano molto al poeta Goldoni – che li cita spesso nelle sue commedie –, devono il loro nome al colore giallo che li caratteriz­za, per via della alla farina di mais. I ricciarell­i di Siena invece (biscottini ovali alle mandorle e miele ricoperti di impalpabil­e zucchero a velo vanigliato) pare siano arrivati in Europa dal Mediorient­eal seguito del nobiluomo toscano Ricciardet­to della Gherardesc­a, anche se qualcuno ipotizza che la loro forma sia un esotico richiamo al tessuto arricciato tipico delle babbucce indossate un tempo dai sultani. I wafer invece devrebbero il loro curioso nome all'inglese antico « waba » ovvero «nido d'ape». periodo natalizio è al suo culmine. Le luci, gli alberi addobbati, le cene coi colleghi, gli zii e gli amici. I panettoni, i pandori e i sacchetti di San Nicolao pieni di spagnolett­eemandarin­i già svuotati. I fiocchi di neve sulle montagne – e speriamo anche qualcuno in pianura –, i regali già fatti e molti ancora da fare. Insomma, è Natale: manca ancora qualcosa, però. Già, perchÈ non esiste un dicembre senza almeno un sacchetto stracolmo di biscottini, che siano stati fatti dalla nonna, dalla zia o dall'amica dell'amica. Ce ne sono davveroper tutti i gusti; personalme­nte ho fatto anni con produzioni da record, minimo 20 qualità (e 3 giorni incucina) e altri con zero biscotti (ancora esausta dall'anno precedente). Che dire, quest'anno è quello buono quindi burro, zucchero e uova alla mano e… via! Questi sono un grande classico rivisitato, secondo me davvero goloso. Tra l'altro, i biscotti che propongo vanno guarniti solo all'ultimo, sono ottimi anche in versione senza glutine e senza farcia si conservano inuna scatolaper­2-3 settimane. Peccato finiscano sempre prima!

2.

Preparare la farcia iniziando dal caramello. Portare a ebollizion­e i 100 g di zucchero restanti con 1 cucchiaio di acqua senza mai mescolare fino a raggiunger­e un caramello dorato.

3.

Sciogliere il cucchiaio di maizena in 100 g di panna e versare il tutto nel caramello appena formato, mescolando. Continuare finchÈ il caramello non si sarà sciolto nuovamente. Aggiungere anche il tuorlo precedente­mente mescolato con un cucchiaio di panna e mescolare per 30 secondi fuori dal fuoco. Filtrare la crema se necessario emettere al fresco per 1 ora.

4.

Stendere la pasta a 3-4mmdi spessore circa, formare i biscotti con la classica base piena e replicare la stessa con un taglio centrale tipico dei miroirs. In totale bisogna ottenere la stessa quantità di biscotti pieni e di biscotti col buco.

5.

Cuocerli a 160 °C in forno preriscald­ato per 10 minuti. Lasciare raffreddar­e su una griglia.

6.

Montare i restanti 150 g di panna, unirli alla crema al caramello e farcire lemetà piene dei biscotti. Spolverare di zucchero a velo quelle con il buco e adagiarle su quelle farcite formando i miroirs.

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