Curiosità
L'origine dei bis-cotti (ovvero, cotti due volte) risale almeno al X secolo, e molti di loro hanno storie curiose da raccontare. I krumiri, per esempio, nati a Casale Monferrato intorno al 1880: dalla singolare forma che ricorda un paio di baffi e ricchi di burro, furono ideati dal pasticciere Domenico Rossi come simpatico e affettuoso omaggio al re Vittorio Emanuele II. Mentre gli zaleti veneziani, a losanga tondeggiante, con uva passa e pinoli, che piacevano molto al poeta Goldoni – che li cita spesso nelle sue commedie –, devono il loro nome al colore giallo che li caratterizza, per via della alla farina di mais. I ricciarelli di Siena invece (biscottini ovali alle mandorle e miele ricoperti di impalpabile zucchero a velo vanigliato) pare siano arrivati in Europa dal Mediorienteal seguito del nobiluomo toscano Ricciardetto della Gherardesca, anche se qualcuno ipotizza che la loro forma sia un esotico richiamo al tessuto arricciato tipico delle babbucce indossate un tempo dai sultani. I wafer invece devrebbero il loro curioso nome all'inglese antico « waba » ovvero «nido d'ape». periodo natalizio è al suo culmine. Le luci, gli alberi addobbati, le cene coi colleghi, gli zii e gli amici. I panettoni, i pandori e i sacchetti di San Nicolao pieni di spagnoletteemandarini già svuotati. I fiocchi di neve sulle montagne – e speriamo anche qualcuno in pianura –, i regali già fatti e molti ancora da fare. Insomma, è Natale: manca ancora qualcosa, però. Già, perchÈ non esiste un dicembre senza almeno un sacchetto stracolmo di biscottini, che siano stati fatti dalla nonna, dalla zia o dall'amica dell'amica. Ce ne sono davveroper tutti i gusti; personalmente ho fatto anni con produzioni da record, minimo 20 qualità (e 3 giorni incucina) e altri con zero biscotti (ancora esausta dall'anno precedente). Che dire, quest'anno è quello buono quindi burro, zucchero e uova alla mano e… via! Questi sono un grande classico rivisitato, secondo me davvero goloso. Tra l'altro, i biscotti che propongo vanno guarniti solo all'ultimo, sono ottimi anche in versione senza glutine e senza farcia si conservano inuna scatolaper2-3 settimane. Peccato finiscano sempre prima!
2.
Preparare la farcia iniziando dal caramello. Portare a ebollizione i 100 g di zucchero restanti con 1 cucchiaio di acqua senza mai mescolare fino a raggiungere un caramello dorato.
3.
Sciogliere il cucchiaio di maizena in 100 g di panna e versare il tutto nel caramello appena formato, mescolando. Continuare finchÈ il caramello non si sarà sciolto nuovamente. Aggiungere anche il tuorlo precedentemente mescolato con un cucchiaio di panna e mescolare per 30 secondi fuori dal fuoco. Filtrare la crema se necessario emettere al fresco per 1 ora.
4.
Stendere la pasta a 3-4mmdi spessore circa, formare i biscotti con la classica base piena e replicare la stessa con un taglio centrale tipico dei miroirs. In totale bisogna ottenere la stessa quantità di biscotti pieni e di biscotti col buco.
5.
Cuocerli a 160 °C in forno preriscaldato per 10 minuti. Lasciare raffreddare su una griglia.
6.
Montare i restanti 150 g di panna, unirli alla crema al caramello e farcire lemetà piene dei biscotti. Spolverare di zucchero a velo quelle con il buco e adagiarle su quelle farcite formando i miroirs.