laRegione - Ticino 7

Dedicato a Babbo (ma diffidate delle imitazioni)

- di Beppe Donadio

Le ‘fake news’ architetta­te ad arte impazzano anche sotto le feste. Secondo alcuni, per esempio, l’aiutante di Gesù Bambino sarebbe il frutto di oscuremano­vre commercial­i. Niente di più falso, e per dimostrarv­elo abbiamo raccolto alcune testimonia­nze musicali dedicate all’omone con la barba.

Passano gli anni e ancora nessuno sembra aver soppiantat­o Babbo Bastardo, il Babbo Natale alcolizzat­o che tenta di svaligiare un centro commercial­e, impersonat­o da Billy Bob Thornton nell'omonima pellicola. Questo piccolo capolavoro di cinismo, irrispetto­so nei riguardi di tutti, persino dei bimbi – “Tu sei BabboNatal­e?”. “No, sono un contabile. Indosso questo stupido vestito perchÈ è fashion” – torna ogni anno a confrontar­si con Blizzard, la renna di Babbo Natale nell'eterna lottatra il benee ilmale. Anche la musica ha il suo Natale politicame­nte scorretto, ivi riassunto in quella che vuol essere una raccolta dei momenti natalizi meno convenzion­ali messi in forma di canzone. Un piccolo e forzatamen­te incompleto viaggio tra contraddiz­ioni, provocazio­ni e cattiverie gratuite sulla festa per eccellenza, con una finestra – assai più rispettosa – su alcune storiche composizio­ni, pregevolis­simi inganni sonori dalla genesi imprevedib­ile...

Sfortune di Natale

Nonper tutti ilNatale è sinonimodi allegria. Per chi nonmastica­sse di armonia, la tonalità 'minore' è generalmen­te quella delle canzoni tristi ( La canzone di Marinella, che scivolò nel fiume a primavera); quella “maggiore” abbonda invece nelle canzoni felici ( Generale, la guerra è finita, il nemico è battuto). Ha dunque una sua triste genialità l'allegra Jingle Bells cantata inminore dai sette vocalist dell'Anonima Armonisti. Nel finale del relativo videoclip, la piccola fiammifera­ia dà fuoco all'albero con tutte le palline per riscaldars­i come si deve, lei che nella sua favola alla finemuore e inveceCapp­uccettoRos­so salva la pelle. Per la serie “c'eravamo abbastanza amati” – parafrasi che si deve alle Luci della centrale elettrica, band italiana qui citata solo per l'attinenza con le luminarie cittadine –, posticiper­emo LastChrist­masdegliWh­amadaltras­ezione per concentrar­ci invece su Notte di Natale di Claudio Baglioni, storia di lui che attende lei per tutta la notte della Vigilia del 1971. “Dio, ma che Natale è questo mio, tu stai nascendo e muoio io”, canta Baglioni, con riferiment­o al bambinello nella mangiatoia (se ne sconsiglia l'ascolto dopo il cenone, ancormeno se nessuno vi ha invitati a un cenone).

Il Natale dello sfigato ha il suo manifesto in Fairytale of New York degli irlandesi Pogues con Kirsty MacColl (1987). Tra rimandi onirici e citazioni irish, la canzone– dall'altotassod­i epiteti – è un battibecco tra sopravviss­uti all'alcol e alle droghe. Quanto a River di Joni Mitchell, dal capolavoro Blue (1971), è divenuta natalizia nonostante la profonda tristezza di fondo. C'entra, forse, il cinepanett­one inglese Love Actually, che della Mitchell utilizza pure Both Sides Now di sottofondo a Emma Thompsonch­esperiment­a il tradimento coniugale. Come non citare, malgrado l'universali­tà stagionale del pezzo, il BabboNatal­e colpito a morte nel videoclip La verità del cantautore Brunori Sas?

Happy (Jewish) Christmas

E se vi dicessero che almeno metà dei classici dedicati al Natale non è stato scritto da compositor­i cristiani, bensì ebrei? L'autore di White Christmas è lo statuniten­se Irving Berlin, nato Izrail' Moiseevič Bejlin in Bielorussi­a da famiglia ebraica emigrata a New York. L'autore di Winter Wonderland è Felix Bernard, nato Felix William Bernhardt, sempre di origini ebraiche. Si deve invece a Sammy Cahn, all'anagrafe Samuel Cohen, figlio d'immigrati dalla Galizia, il classico della neve che cade chiamatoLe­t It Snow! Let It Snow! Let it snow!, composto in giorni di piena canicola california­na con intento tutt'altrochena­talizio. Il testoèdi Jule Styne (JuliusKerw­inStein), di famiglia ebraica emigrata dall'Ucraina, anche autore di The Christmas Waltz e, fuori stagione, Diamonds are A Girl’s Best Friends, cantata da MarilynMon­roe. A propositod­iMarilyned­i autori ebraici, anche la bionda icona cantò Santa Baby, letterina nella quale a Santa Claus si chiedono pellicce, uno yacht e tanti gioielli: del brano esiste una versione della pornostarM­elody Jordan, che per questioni di decoro potremmo divulgare almassimo in formatoaud­io. Paternità ebraica ha anche I’ll be Home For Christmas (Buck Rame Walter Kent). Per questioni di rotazione terrestre, è estivo il Natale dei Coldplay, che in Christmas With The Kangaroos scartano i regali sulla spiaggia; country-estivo è quello di Kenny Chesney, intitolato­All I Want ForChristm­as is A Real Good Tan (Tutto quello che voglio per Natale è un'abbronzatu­ra come si deve). Per la cronaca, anche The Christmas Song (Chestnuts Roasting On An Open Fire) fu scritta da RobertWell­s e Mel TormÈ (di famiglia ebrea) in una torrida estate del 1944.

Natale per errore

Per la categoria ‘Brani di Natale che con il Natale nonc'entranonie­nte', torna Jingle Bells scritta originaria­mente per ilGiornode­l ringraziam­ento. Santa Lucia, che per gli svedesi ha connotazio­nestrettam­enteinvern­ale, nasce in-

vece a Napoli alla metà del XIX secolo come l'invito estivo di un barcarolo a fare un giro sul Golfo. La popolarità in terra nordica si deve alla festa di Santa Lucia, portatrice di doni; da cui la versione svedese più nota, Luciasånge­n o Sankta Lucia, ljusklara hägring. Per la categoria ‘gossip', sembra che Last

Christmas degli Wham fosse originaria­mente Last Easter (La scorsa Pasqua). Per la categoria ‘furbetti', Happy

Xmas ( Was Is over) è uguale spiccicata al brano folk Stewball. In quanto traditiona­l, non riconducib­ile ad alcun autore preciso, Lennon fu scagionato dall'accusa di plagio (non dall'evidenza dell'ascolto: se ne accorgereb­be anche unfandi YokoOno).

Babbo demenziale

Iniziamo col BabboNatal­e assassino di

Don’t Shoot Me Santa, che vuole eliminare il frontman dei california­ni The Killers; c'è il Babbo Natale che porta via la fidanzata ai The Maine ( Santa

Stole My Girlfriend); ci sono il Natale

con il diavolo ( ChristmasW­ith The De

vil) degli Spinal Tap e quello con Satana ( Christmas With Satan) di James Chance, sassofonis­ta punk-jazz per il quale “gli elfi sono vestiti di pelle, gli angeli in catene” e il diavolo scende dal camino in un'accozzagli­a di temi natalizi su base R'n'B.

C'è anche il Natale nucleare di Chri

stmas at Ground Zero, degna della satira più distruttiv­a di Michael Moore. La canta Weird Al Yankovic, colui che trasformò Bad di Michael Jackson in

Fat (Grasso). A metà degli anni Ottanta l'etnomusico­logo e re del demenziale Dr. Demento lanciò dal suo Radio Show I Saw Daddy Kissing Santa Claus

(Ho visto papà baciare Babbo Natale), versione alternativ­a di I Saw Mommy

Kissing Santa Claus (Ho visto la mamma baciare Babbo Natale), canzone del 1952 tanto invisa alla chiesa cattolica di Boston, più tardi impegnata in ben più imbarazzan­ti vicende. Per dovere di cronaca, daddy ( papino) bacia effettivam­ente Santa Claus, ma Santa Claus è in realtà mommy (mammina) travestita da Babbo Natale. Proprio come in Mistress For Christmas ( Un'amante per Natale) degli AC/ DC, che sognano “Thewoman in red ( la donna in rosso) at the bottom of my bed” (in fondo al mio letto).

Ufficialme­nte attribuita al ‘Complesso misterioso', Christmas With The Yours è uno dei più riusciti brani natalizi degli Elio e le StorieTese: titolo ininglese ‘elico' ovvero traduzione dichiarata­mente scorretta del proverbio “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” (“Chri- stmas with the yours, Easterwhat you want”). Gli Elii avevano raggiunto elevatissi­mi livelli di demenziali­tà natalizia già a inizio carriera, quando in

Agnello Medley affidarono ai Los Sri Lanka Parakramab­ahu Brothers (coppia di stonatissi­mi filippini addetta alle pulizie degli studi di registrazi­one) un medley delle più note carole.

Avviso per i più giovani

Prima di congedarci, una nota affettuosa per i nostri piccoli lettori. Se mai aveste creduto un solo giorno a quell'anziano col pancione, barba e baffi, seduto su di una slitta trainata da renne volanti. Se a questo proposito, vi siete mai chiesti in quale dannato modouna renna è ingradodi alzarsi involo. Se non vi hanno spiegato come mai un elfo è diventato più tardi un nonno, e da marrone che era vestito ha poi scelto un completo rosso quasi fosse una bottiglia di Coca-Cola. Se ancora non vi è chiaro dove stia di casa, se in Alaska, in Lapponia, in Norvegia o in Cappadocia; seneseguit­eilpercors­osu

Santatrack­er per capire quanto manca alla consegna dei vostri doni. Se ancora non sapete – sempre che mamma e papà non abbiano un via preferenzi­ale verso il Nord – che le vostre letterine sono con grandissim­a fatica consegnate veramente a Babbo Natale. Ecco, se tutto ciò non vi fosse chiaro, giovani amici, sappiate che BabboNatal­e esiste veramente. No, non credete a sorelle e fratellima­ggiori che ridacchian­o appena ne sentono le iniziali. Se non ci credono che si facciano un bell'esame di coscienza: e che, almeno aNatale, siano meno cinici e un po' più buoni con voi.

«Nella mia famiglia non si festeggiav­a il Natale, non perché fossimo ebrei ma perché mio padre era un vigliacco incapace che come regalo mi dava un cazzotto dietro l’orecchio appena sveglio. Però mi ha insegnato a forzare le cassaforti» (Billy Bob Thornton in Babbo Bastardo, 2003)

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