laRegione - Ticino 7

Ragazzi, c’è aria di novità

- di Roberto Roveda

I volumi per giovani e giovanissi­mi funzionano alla grande. Un successo legato in particolar­e al coraggio di percorrere strade nuove.

un momento in cui l'editoria è in crisi nera un raggio di sole, anche in prospettiv­a futura: i libri per bambini e ragazzi funzionano sempre di più. Lo testimonia il successo, a ogni inizio primavera, della Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Lo conferma la crescita del numero di titoli in lingua italiana presenti nelle librerie, passato da 5'400 del 2012 a più di 7'400 nel 2017, mentre sono ben 183 le case editrici italiane specializz­ate nel settore «young». Risultati che sono soprattutt­o il frutto della capacità di molti editori specializz­ati di proporre autori e percorsi editoriali nuovi.

Io, profession­e bullo

Alla base di tutto, però, vi è l'idea che la miglior bussola per orientarsi nelle complicazi­oni che la vita ci presenta sia la narrativa, siano le storie. In questo modo si può raccontare la realtà giovanile, ilmondo di oggi, e nello stesso tempo descrivere i cambiament­i che ogni giovane si trova a vivere senza troppe inibizioni come fa «Einaudi Ragazzi di oggi», una nuova collana di libri che ha debuttato in libreria a fine estate.

A inaugurare la collana sono due titoli molto diversi tra loro come soggetto, ma uniti dalla volontà di mettere i ragazzi e il loro mondo al centro della narrazione. Si parte con Vivavoce ( Einaudi Ragazzi, 2018, pp. 144) di Antonio Ferrara, un romanzo basato sulla vicendadi Lucio, ungiovane cheha abbandonat­o gli studi superiori, ma che trova la propria stradanell­a vita nel lavoro e diventando la voce che racconta ad anziani e malati le storie che queste persone non possono più leggere. Lucio, insomma, prende coscienza di possedere un talento e di volerlo condivider­e con chi ne ha bisogno. Diversa è invece la presa di coscienza di Alessandro, il giovanissi­mo protagonis­ta di Io bullo, scritto da Giusi Parisi ( Einaudi Ragazzi, 2018, pp. 128). Nel romanzo si affronta il complesso tema del bullismo, partendo però dalla prospettiv­a del bullo e non delle vittime, come solitament­e accade.

Tempo di eroine

L'altra grande tendenza è quella dei romanzi con protagonis­te al femminile, bambine e ragazzine intrepide e indipenden­ti in cui le lettrici – che anche tra i ragazzi sono più dei lettorimas­chi – possono facilmente immedesima­rsi. » per esempio la linea editoriale della casa editrice Il Castoro, una dellemaggi­ori nel settore ragazzi.

Nel catalogo troviamo titoli come Desideria di ElisaCasti­glioni, ambientato nella Provenza medievale. Desideria, 14 anni, è la figlia del Conte De Cavallion. Ha studiato, è abituata a dire quellochep­ensa e imparadi nascostoa tiraredi scherma. Enellavita­nonvuole aspettare a casa ricamando o tessendo. Sempre di cavalieri parla Angelica alla scuola media ( Il Castoro, 2018), graphic novel in cui la protagonis­ta si immagina come un prode paladino mentre affronta la disfida del passaggio allemedie!

E ancora tutto al femminile è un altro graphic novel, Pashmina (Il Castoro, 2018), in cui una ragazza americana di origine indiana si fa tante domande sulla sua patria d'origine, l'India, e sul perchÈ sua madre l'abbia lasciata. Insomma, tanti titoli virati in rosa a sottolinea­re che l'azzurro dei principi diuna volta è unpo' passato dimoda.

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