laRegione - Ticino 7

Il pezzo di carta

- Di Giancarlo Fornasier

Scucire qualche migliaio di franchi e regalare ai propri figli una maturità liceale parrebbe cosa grave. E lo è. Ma se ci sono genitori convinti che quel «pezzo di carta» serva ai ragazzi per passare da un posteggio scolastico a un altro, la cosa si fa ancora più preoccupan­te.

Vuoi vedere che anche all’università tesi e tesine si possono acquistare? La risposta è naturalmen­te sì. In un articolo apparso su La Repubblica lo scorso giugno («La tesi si compra già scritta») ecco la conferma: «(...) per una tesi da 100/150 pagine si pagano in media 1’500 euro. Meglio se in contanti, per evitare di lasciare tracce», si legge in un contributo della giornalist­a Giulia Argenti, che ha ricostruit­o tutti i passi che uno studente può percorrere per farsi scrivere la tesi di laurea, dalla ricerca online all’incontro finale in un bar. Come è stato sostenuto da più parti in occasione del recente affaraccio che ha coinvolto un istituto privato del Luganese, la spintarell­a fatta per amore dei pargoli (si sa...) in verità aiuta solo il malaffare. I benefici infatti, a stretto giro di denaro, rendono felice chi nel losco ci sguazza, ovvero organizzaz­ioni poco trasparent­i in grado di soddisfare genitori senza scrupoli e studenti evidenteme­nte svogliati o poco preparati. Se quel «pezzo di carta» una volta comprato uno lo facesse vedere agli amici, la farsa finirebbe lì. Purtroppo, con le credenzial­i farlocche – dall’attestato di capacità svizzero pagato 10 franchi al Bachelor ameno di 200 franchi; si veda instantdeg­rees.com – spesso si aprono studi, agenzie, uffici di consulenza e si fa carriera. Fate voi.

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