Gli equilibristi della quotidianità familiare e gli “spazzacamit” che parlano ticinese
Da otto anni il regista Patrik Soergel sta seguendo l'evoluzione di tre famiglie della Svizzera italiana. Dalla gravidanza alla nascita, ai primi anni di scuola, genitori e figli hanno raccontato tre modi differenti di vivere la propria quotidianità. Dopo i primi due documentari, nel 2011 e nel 2015, la loro storia riprende nel terzo capitolo della serie intitolato “Gli equilibristi”, in onda a
C'è chi ha cambiato casa, chi si è separato, chi ha deciso di iniziare una nuova vita altrove. Piccoli e grandi momenti di ordinarietà e di sorpresa, narrati con intimità dai protagonisti che già avevamo conosciuto.
In studio Donatella Di Pietrantonio, vincitrice nel 2017 del Premio Campiello per il suo “L'arminuta”, proverà a rileggere attraverso la propria sensibilità i tanti racconti di questo documentario, interrogandosi e interrogandoci su quello che ciascuno di noi può imparare dal dispiegarsi della quotidianità.
Da segnalare questa settimana il quarto, accattivante esperimento, condotto da Yor Milano, di traduzione in dialetto ticinese dei dialoghi di un film. Stavolta si tratta di “I fratelli neri”, girato nel 2013 dal premio Oscar svizzero XavierKoller sulla base dell'omonimo, noto romanzo di Lisa Tetzner, e re-intitolato per l'occasione I Ambientato nel Ticino dimetà 800, è la storia di Giorgio, uno dei tanti ragazzini venduti per lavorare come spazzacamini in Italia. Trattati il più delle volte come schiavi, gli
in piedi una banda segreta per darsi man forte a vicenda e difendersi dai bulletti locali. Il film va in onda in audio bicanale (anche in italiano con audiodescrizione)