FRA REDDITO UNIVERSALE E 'GIUBILEI'
Alcuni anni or sono si tenne a Lugano un convegno che aveva per argomento la Triarticolazione dell’Organismo Sociale, un modello ideato da Rudolf Steiner all'inizio del secolo scorso, che prevede la «libertà spirituale nella vita culturale», l'«uguaglianza democratica nella vita giuridica» e la «fratellanza sociale nella sfera economica». Per sostenere quest'ultima ipotesi il relatore, l'antroposofo Pietro Archiati, fece un esempio: la Svizzera, con il suo Pil, avrebbe potuto dare a ogni individuo un reddito mensile di 1'000 franchi dalla nascita allamorte. Ma tre anni fa l'iniziativapopolare sulla proposta di un reddito di base incondizionato è stata bocciata con il 77% di no.
Come è noto, l'Italia hamesso in atto quello che il governo chiama reddito di cittadinanza, anche se in realtànonne possiede le caratteristiche di universalità: viene erogato solo in casodidisoccupazioneestanti alcuni limiti di reddito e sostanza, somigliando dunque più precisamente al tradizionale sussidio di disoccupazione. A tentare la strada del reddito di cittadinanza è stata invece la Finlandia, siapure solo conunprogetto pilota. Come nel caso degli esperimenti svolti a partire dagli anni Settanta inCanada e negli Stati Uniti, è difficile trarre conclusioni univoche su alcune preoccupazioni comuni: un reddito di base incondizionato potrebbe dissuadere la gente dal lavorare? Oppure il senso di dignità associato al lavoro è più forte della «pigrizia» almeno finchÈ le somme erogate sono moderate, e il reddito aiuterebbe semmai a realizzare con più libertà le proprie ambizioni professionali? I risultati in materia paiono ancora contraddittori.
Fra le altre proposte avanzate dai «visionari» dell'economia spicca anche il «giubileo dei debiti» – che gli antichi ebreimettevano in atto ogni quarantanove anni –, come invoca pure il docente emerito dell'Università del Missouri Michael Hudson. Il professore sostiene che tutte le civiltà, per evitare di crollare, a un certopuntodovrebbero estinguere i debiti costruiti in base al volano del sistema bancario. Ma vallo a spiegare ai creditori...
Intanto esistono già degli istituti di credito etici, come per esempio la svedese JAK Medlemsbank, con filiali nel mondo, che perseguono la visione di una finanza libera dagli interessi, i quali, secondo la filosofia di JAK, sono i diretti responsabili dell'instabilità economica, causa di disoccupazione, inflazione e distruzione dell'ambiente.
Certo, sarebbe interessante se la proposta di una moneta equa fosse aperta a tutto il mondo economico e non solo a una cerchia, seppure allargata, di persone che propongono i loro prodotti e servizi.