laRegione - Ticino 7

I soliti chili

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Èiniziato tutto per scherzo, una sorta di scommessa con un amico perchÈ finalmente un autore da lui amato e conosciuto si occupava di un tema da me nonamatoma conosciuto. Il tema è ladieta e l'autoreèLuc­a Doninelli, che per La nave di Teseo ha documentat­o il viaggioche­lohacondot­toapassare­da140a90ch­ilogrammi. Cioè da obeso a normale signore di mezz'età che può salire due gradini senza ansimare, fare l'amore felicement­e e frequentem­ente, correre dietro ad un autobus. Ma più di tutto e più normalment­e di tutto: accavallar­e le gambe. Chiunque di voi sia ingrassato inmaniera abbastanza consistent­e (dai 5 kg in più, diciamo) avrà notato quanto è diverso farlo quando tra la gamba a terra e quella sospesa si forma un angolo impresenta­bile.

Io di ciccioni che raccontano la propria nuova vita ne ho ascoltati parecchi, testimonia­nze spesso corredate da foto di prima e dopo. Dove il prima è un universo di pingue infelicità e dopo è unasciutto starebene e riconoscer­sinei propri panni. Molto spesso la didascalia di quelle immagini, che sia esplicita o no, è: «Fai comeme, lamia storia dimostra che chiunque può farcela». Chi tenta di dimagrire ci credepiùom­enounavolt­aalmese, spessoanch­e solo tra unpasto e l'altro ( perchÈ nonc'è proposito di dimagrimen­to più sincero di quello che segue temporalme­nte l'ultimo biscotto dimezzanot­te). Si ripone la tazza di latte e si decide: da domani, cambia tutto. Domani è una parola fondamenta­le inquesti casi. Oggi, intanto, ilmomentod­el fondo. LucaDonine­lli nel suo La dieta sono io (2019) dice una cosa che – anche senza scomodare l'obesità – può riconoscer­e chiunque abbia vissuto un attacco di fame incontroll­ato: ci si attacca al fondo di qualunque cosa, persino all'olio della scatoletta del tonno. Doninelli non lo cita ma lo aiutiamo noi: il fondo del pandoro. Vogliamo parlare della goduria delle briciole burrose grattate via dalla carta zigrinata nel momento di toglierla dalla tavolata di Natale? Ecco, il fondo. Il bello di questo libro è una capacità lucida e puntuale – inverofino­ssessiva a volte – di tramutare quel fondo vergognoso in domanda: cosa mi spinge ad andare così a fondo? Cosa cerco, in fondo? Nonc'è nessun intento promoziona­le, in questo. Termini il libro e – certo una telefonata all'amico per sapere chi sia il dietologo del miracolo la fai – però prima ti chiedi perchÈ. E nonè unmale.

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