laRegione - Ticino 7

L’uomo al Circo

- Di Giancarlo Fornasier

«Il Circus Nock prende lo slancio.

Nel 2020 si annuncia il 160° anniversar­io. (...) INock iniziano già nel 2019 un fuoco d’artificio di idee creative e di pianificaz­ione», si leggeva a inizio gennaio sul portale della compagnia circense. Quattromes­i più tardi sotto il tendone piangevano amaro: il circo «più vecchio della Svizzera cessa l’attività dopo 158 anni», una decisione legata alle perdite accumulate, alla concorrenz­a, alla crescente difficoltà di trovare luoghi idonei dove accamparsi e ai requisiti sempre più severi richiesti per l’impiego di animali. «Anche il clima ha congiurato: durante certe estati canicolari, la gente non ha voglia di sedersi sotto un tendone dove la circolazio­ne dell’aria è scarsa». Insomma, passione e serietà oggi non bastano: il popolo boccheggia e di starsene chiuso in scomode seggiole a due passi da pagliacci ed elefanti non ha più voglia. Anche in Italia, dove tradizione circense e compagnie storiche nei decenni non sono mancate, gli spettacoli sono sempre meno (secondo il Censis tra il 2010 e il 2015 sono calati dell’11%, con punte prossime al 50% in alcune aree del Nord Italia). E di recente qualcuno di loro ha cercato fortuna anche da noi... Quanto c’entrino in tutto ciò il presunto maltrattam­ento degli animali e le condizioni nelle quali questi devono lavorare, non si sa; probabilme­nte parecchio, vista la crescente sensibilit­à di opinione pubblica emedia. E infatti esistono esperienze circensi dove di crisi non si parla, e in cui gli «animali» in mostra sono donne e uomini. Come il ben noto Cirque du Soleil, con cui collabora la Compagnia Finzi Pasca.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland