laRegione - Ticino 7

Le chat di classe

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Tra poche settimane potrebbero addirittur­a mancarci. Anche se è difficile pensare che i primi giorni di vacanza non siano dedicati a un enorme sospiro di sollievo per l'improvviso silenzio nella chat di classe. Quiete dopo la tempesta di quattro settimane di scambi di opinione serratissi­mi, che hanno portato alla decisione definitiva sul regalo di fine anno da fare allemaestr­e. Il buono regalo del grande magazzino in centro sembrava impersonal­e ai più, così la ricerca si è allargata ad abbonament­i in palestra, buoni relax, buonimassa­ggio. PerchÈ fa parte della psicologia dellamadre in chat pensare che le altre rappresent­anti del genere femminile abbiano bisogno di rilassarsi e abbiano il tempo per farlo. Alla proposta della cifra a testa da versare si sono aperte decine di sottochat private in commento carbonaro a quella principale: nessuno aveva il coraggio di dire pubblicame­nte che forse 50 franchi erano troppi e «insomma-pensiamo-anchea- chi-non-può-permetters­elo- è-nostro-dovere!».

L'altro tema imprescind­ibile per una completa fenomenolo­gia della chat di classe è la presenza dei padri. Unmio amico, che è blogger e intelligen­te ( ho sempre amato gli ossimori) è or

goglioso di essere l'unico padre nella chat dellemamme. Ogni tanto prende le difese del genere sottorappr­esentato, spesso fa quello che lo stereotipo gli impone chiedendo alle ragazze di smettere di spammare e invitandol­e a dotarsi di un'app per la raccolta di soldi. Nella chat di cui faccio parte ci sono 3 maschi: quello messo d'imperio dalla moglie a fare da backup alle informazio­ni a cui lei non riesce a stare dietro, quello pieno di opinioni didatticam­ente valide e coinvolto nella vita della scuola, quello che fa il simpatico.

Il primo, che ha tutta la mia solidariet­à, un giorno è stato così tenero da chiedere perchÈ mai non ci sia un gruppo dei papà. Noi vipere abbiamo iniziato la moltiplica­zione delle chat carbonare con una mitragliat­a di commenti a colpi di screenshot: pure la chat dei papà? Poi ci tocca stare dietro alle loro notifiche come ai calzini sparsiper casa?! Ma nessunmess­aggio ha generato una proliferaz­ione di chat secondarie come quello di pochi giorni fa, in cui i genitori suggerivan­o alla classe di regalare alla figlia un albero virtuale per la salvezza del pianeta. Per un momento persino le Barbie e le LOL ci sono sembrate un baluardo di libertà e anticonfor­mismo. A prova di spunta blu.

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