Costruire con l’arte. La Swisshouse di Rossa
Inaugurato nell’autunno del 2017 in cima alla Valle Calanca, l’edificio progettato dall’artista Daniel Buren e dall’architetto Davide Macullo – in collaborazione con Mario Cristiani della Galleria Continua – è stato pensato quale elemento di rottura nel villaggio. Ma anche come uno stimolo che ha portato alla nascita della Fondazione RossArte e di una galleria all’aperto.
L’architettura è il ponte tra il DNA di un luogoe il suofuturoe l’arte è l’elemento generatore di una coscienza ampliata. Il nostro ambiente costruito è il primocontenitore, al di fuori del nostro corpo, che si relaziona con i nostri sensi. L’architetto lo disegna attraverso linee, che più sono nutrite di passione, gioia e ragioni, più l’ambiente di vita ci regalerà il continuo piacere di abitarlo con stupore.
Stratificazione e rappresentazione
Swisshouse Rossa - Sinusoïde, nata dall’incontro con Mario Cristiani e grazie alla collaborazione delle autorità, è un’opera permanente in situ, nelmezzo delle Alpi, voluta per testimoniare della tenacia di reinventarsi attraverso un’azione condivisa. Arte e architettura si completano per contribuire alla stratificazione della costruzione dell’ambiente di vita degli uomini. Diventano parte del quotidiano e ingranaggio sociale ad ampio spettro. Il dialogo con le preesistenze e con gli abitanti della valle fa di quest’opera un canto della collettività e un’espressione delle antiche radici di una delle democrazie più collaudate almondo.
Swisshouse è il legante tra realtà e rappresentazione, un’opera d’arte da abitare che reinventa i paesaggi domestici, della casa e del villaggio. La nuova presenza si inserisce nel palinsesto dell’urbanità del luogo dandone un nuovo ordine: quello che il luogo stesso ha suggerito. I colori scelti fondono le visioni del reale e dell’immaginario, e ne sottolineano la loro costante compresenza nell’occhio di chi osserva. Il verde sono i campi, e il magenta nel suo apparire artificiale è la testimonianza che la natura ci dona dei colori inaspettati. Il garofano selvatico che nasce spontaneamente nella valle ci ha regalato questo colore che sta tra il sogno e il reale. La nostra attenzione sta nel dichiarare la bellezza della natura e renderle omaggio.
Costruire in questo contesto significa seguire i segni del passato nella loro essenza, della pace di un luogo che catalizza energie difficili da descrivere. L’apparente semplicità urbana del luogoèun intreccio complessodi equilibri tra gli uomini e le pietre usate per costruire il propriohabitat.
La croce, gli spazi, il tempo
Swisshouse si pone spazialmente lungo una linea di volumi di case patrizie che formano un agglomerato attorno alla chiesa del villaggio. Con il nuovo volume si sottolinea questo asse sia in modofisico (ripresadelvolume «patrizio») che concettuale (affermazione di una volontà oltre la nostra permanenza). La croce in proiezione verticale, l’arrotondamento degli spigoli e la semplice torsione del tetto rendono dinamico e rivisitano l’archetipo della «casa». » la stessa cosa-casa, ma completamen
te diversa. » un recinto che definisce uno spazio dinamico. I punti di vista e le penetrazioni di luce lavorano sulla percezione del tempo, dall’assenza alla velocità di scorrimento istantaneo delle immagini. » una linea ininterrotta di emozioni. Ogni apertura è calibrata e orientata su scorci di paesaggio scelti. Ogni punto di vista è diverso e ogni respiro del paesaggio suggerisce cose diverse. La costruzione è interamente eseguita in legno massiccio e carta riciclata per l’isolamento. Sono le foreste di fusti verticali dell’intorno che diventano recinto e poi casa. » l’archetipo reinventato per testimoniare che le ragioni del fare sono inesauribili e che gli edifici sono la nostra arte pubblica.
In divenire
Nel 2017 è nata la fondazione per l’arte contemporanea RossArte, con sede a Rossa, i cui statuti sono rivolti alla conservazione e alla promozione sia del patrimonio esistente che di quello ancora da ricercare e ricreare in Val Calanca. Il 14 luglio di quest’anno è stata inaugurata l’opera «walldrawings» su tre cappelle storiche del comune di Rossa dell’artista anglo-svizzero David Tremlett, in collaborazione con lo studio d’arte contemporanea Dabbeni di Lugano. Altri lavori in situ sono quelli di Miki Tallone «ellèipo» – che realizza la struttura della copertura dove l’arte concettuale diventa parte integrante della costruzione –, Flavio Paolucci, Adoka Niitsu, Lorenzo Cambin e Marta Margnetti.