I programmi della settimana
Turné Soirée ci prova il sabato sera alle 20.40 su LA 1
I libri e la televisione non si sono mai amati. Chi legge spesso si vanta di non guardare la televisione. Chi guarda la televisione e ne apprezza i linguaggi - diversi dalla scrittura ma altrettanto originali e avvincenti - spesso pensa che “libro” voglia dire “noia”. In passato la frattura è stata colmata da trasmissioni ormai entrate nella storia della TV. Ricordiamo, sulla RSI, gli appuntamenti settimanali con Michele Fazioli. In Italia “L’approdo” - erano gli anni 60 - e “Pickwick” con Alessandro Baricco. “Apostrophe" e “Bouilllon de culture” con Bernard Pivot sulle reti francesi.
I tempi poi sono destinati a cambiare. Un programma televisivo di libri che voglia stare nel mondo contemporaneo deve tenerne conto. Significa trovare un linguaggio che non sia semplicemente la radio illustrata, o la classica serie di interviste allo scrittore pensoso nel suo rifugio: poltrona, grande libreria, tavolinetto con lampada.
La squadra di Turné Soirée ha accettato la sfida: portare i libri in prima serata, di sabato, su RSI LA1 alle 20.40 dopo il Telegiornale. Nonostante le nuove tecnologie, i libri rimangono un mezzo potente e straordinario per raccontare storie. E le storie esistono da quando gli uomini, dopo la caccia (e le donne dopo la raccolta), si riunivano attorno al focolare. Finché qualcuno iniziava a raccontare.
Nella prima puntata - questo terzo ciclo di trasmissioni comincia il 2 novembre e terminerà il 21 dicembre - parleremo dei grandi talenti svizzeri. Nel tennis come Roger Federer (in campo, a ritmo di musica, anche il Tennis Club Morbio). Nella fotografia comeRobert Frank, lo svizzero che con le sue immagini, assieme alle parole dei romanzieri, ha costruito l'immagine degli Stati Uniti. Con una tappa al Museo delle Cere di Madame Tussaud, per un piccolo - emolto romanzesco - colpo di scena.