laRegione - Ticino 7

Fuggire da Berlino Est

Il Muro divise la capitale tedesca dal 1961 al 1989. Un ostacolo quasi impossibil­e da superare, ma i fortunati tentativi per raggiunger­e la ‘libertà’ non mancarono.

- Di Roberto Roveda

Il

9 novembre 1989, trent’anni fa, cadeva il Muro di Berlino, certamente il simbolo più odioso della Guerra fredda. Si trattava di un baluardo quasi insuperabi­le, presidiato con torri di guardia e sentinelle con l’ordine di sparare senza pietà su chi avesse tentato la fuga. Questo non fermò chi voleva andarsene dalla Germania dell’Est, come dimostrano queste sette storie.

Su una corda sospesa

Horst Klein, acrobata della Germania orientale, all’inizio del 1963 attraversò il Muro camminando su un filo dell’alta tensione inutilizza­to. Klein al termine del percorso perse la presa e cadde, ma atterrò a BerlinoOve­st.

Con una teleferica

Nel 1983 Michael Becker e Holger Bethke salirono sul tetto di un palazzo di cinque piani nel settore orientale e lanciarono un cavo da pesca oltre il Muro, ancorandol­o a un palazzo di Berlino Ovest grazie all’aiuto di un complice. Il cavo da pesca servì loro come guidaper far passareuna funed’acciaio a cui agganciaro­no una teleferica che li fece scivolare verso la libertà.

Attraverso un vecchio tunnel

Nel maggio del 1962 una dozzina di persone scappò scavando una galleria che passava sotto il Muro. Un signore di 81 anni diresse i lavori di scavo che si prolungaro­no per 16 giorni: il tunnel era lungo 50 metri e alto 1,80. La galleria era così alta perchÈ l’anziano disse di voler «camminare verso la libertà confortevo­lmente e non piegati in due».

Senza il parabrezza

Quando Heinz Meixner si avvicinò a Checkpoint Charlie (il varco automobili­stico traEst e Ovest) il 5maggiodel 1963, la guardia di confine si accorse che la suaAustinH­ealy decappotta­bile aveva qualcosa di strano, perciò invitò Meixner ad accostare per un controllo. A quel punto l’autista pigiò sull’accelerato­re e passò come un razzo sotto la sbarra del confine. Aveva, infatti, tolto preventiva­mente il parabrezza alla sua auto per poter passare sotto la barriera. Sul sedile posteriore era sdraiata la fidanzata, mentre lamadredel giovane era nascosta nel bagagliaio.

A bordo di un treno in corsa

Nel dicembre del 1961 il macchinist­a Harry Deterling guidò «l’ultimo treno per la libertà » oltre il confine. Invece di rallentare in prossimità del confine, Deterling lanciò il treno alla velocità massima e portò tutti i passeggeri a ovest. Il macchinist­a, i suoi familiari e una ventina di passeggeri scelsero di rimanere a Berlino Ovest, altre sette persone ritornaron­o a Est.

Con una mongolfier­a

Hans Strelczyk e Günter Wetze scavalcaro­no ilMuro usandounam­ongolfiera. Il pallone era stato cucito dalle loromogli convecchie lenzuolaet­essutiusat­i. Il 16 settembre 1979 le due coppie e i loro quattrofig­li si alzaronofi­noa2’500metri d’altezzae superarono il confine.

Su un carro armato

Nell’aprile del 1963 un giovane soldato di 18 anni, Wolfgang Engels, «prese a prestito» un piccolo carro armato e lo lanciò contro il Muro sfondandol­o. Il mezzo corazzato si incastrò nella possente barriera, ma Engels riuscì a mettersi in salvo all’Ovest nonostante numerose ferite.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland