laRegione - Ticino 7

SETTE ’SORRISI‘ SULLO SCHERMO

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1. L’uomo che ride

Di Paul Leni (1928). Tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo, il film racconta la vicenda di Gwynplaine (Conrad Veidt), costretto a diventare pagliaccio per via di una deformazio­ne al viso che lo ha condannato a un sorriso perenne.

2. Il circo

Di Charlie Chaplin (1928). In fuga da un poliziotto e dalla disoccupaz­ione, Charlot trova rifugio e lavoro come clown, finendo per innamorars­i della cavalleriz­za. Chaplin tornerà al circo anche nel 1952 con il capolavoro

Luci della ribalta.

3. Dumbo

Di Ben Sharpsteen (1941). Tra le umiliazion­i a cui è sottoposto l'elefantino più famoso del mondo, vi è quella di improvvisa­rsi clown per il crudele divertimen­to di chi ancora non l'ha visto volare.

4. I clowns

Di Federico Fellini (1970). Fellini è il regista che più di chiunque altro ha esplorato con la settima arte l'immaginari­o del circo, con La strada, 8½ , fino al documentar­io I clowns, memorabile inchiesta sui pagliacci di oggi e di ieri.

5. I Simpson

Di Matt Groening (dal 1989 a oggi). Anche se non al cinema, Krusty il clown rimane uno dei pagliacci più iconici dei nostri tempi: presentato­re di un programma TV per bambini, è in realtà figura dalla dubbia moralità e dedita a tutti i vizi possibili.

6. La casa dei 1000 corpi

Di Rob Zombie (2003). Ispirato al Groucho Marx di Animal Crackers, il capitano Spaulding è un'icona del cinema horror ed estremo di Rob Zombie. Sotto al trucco sfatto si celava l'attore Sid Haig, scomparso di recente.

7. Ballata dell’odio

e dell’amore

Di Álex De la Iglesia (2010). Nell'allucinata visione del cineasta basco, il pagliaccio Javier (Carlos Areces), incapace di far ridere i bambini, si trasforma in un folle vendicator­e in seguito ai traumi lasciati dal regime franchista.

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