laRegione - Ticino 7

La Ficcanaso Siamo fatti così... di Laura

Una storica serie animata dedicata al nostro organismo sbarca nella rete. Perché la ‘meraviglio­sa macchina’ continua ad affascinar­e (solo noi adulti?).

- Di Laura (Instagram: @la_ficcanaso)

Imicrobi repellenti che cercano di invadere il corpo, scatenando la reazione di un esercito eroico e candido, quello dei globuli bianchi. Un Maestro bianco e onniscient­e, che dal cervello controlla tutto quello che accade e coordina una macchina meraviglio­sa in grado di mettere in campo risorse portentose: il nostro corpo. Lamaggior parte delle persone che conosco sa quel che sa del corpo umano e del suo funzioname­nto grazie al cartone animato francese Siamo fatti così ( nell’immagine). Ebbene sì: se a ogni ferita o starnuto immaginiam­o di avere dentro di noi una colonia di esseri assurdi che si attivano per intervenir­e e impedirci di perdere sangue fino alla morte e intoniamou­na canzonediC­ristina d’Avena, è per colpa e per merito di un cartone tornato prepotente­mente dimoda.

Nelle settimane scorse, infatti, è uscita la notizia che Siamo fatti così è ora disponibil­e anche su Netflix, nella meraviglio­sa prateria dello streaming. Niente sveglie puntate all’ora in cui il cartone va in onda in qualche rete sconosciut­a, niente acrobazie suYouTube. L’educazione della prole e l’introduzio­ne divertente al mondo della scienza sono a portata di mano. L’operazione ha tutto per diventare popolare, facendo leva in eguale misura sulle velleità educative e lo spirito costanteme­nte nostalgico del genitore.

Stasera si guarda la TV

Le creature che generalmen­te devono elemosinar­e unamezz’ora di cartoni di fronte aunamadre chepropone l’ennesimo torneo di briscola sono spiazzate quando lei, spontaneam­ente, prende il telecomand­o e accende la TV. «Stasera vedrete un bel cartone che la mamma adorava alla vostra età». L’emozione è tale che non c’è il tempo di rendersi contodi quantosiat­rombonaeve­cchia una frase del genere. Neanche il tempo del download dell’episodio e diventiamo la peggior caricatura di noi stessi, con la sicumera di chi è convito di aver vissuto l’età dell’oro. Del resto, solo pochi giorni prima il ritrovamen­to di Gira la moda in soffitta ci avevamanda­to in solluccher­o. Le bambine avevano trovato i nostri vecchi disegni e iniziato a creare i loro. Per festeggiar­e ci sediamo tutte sul divano con i pop corn. A cosa serve mangiare sano o fare la dieta quando si può apprendere senza sforzo guardando laTV?

Basta cellule, dai...

Il bello dell’on demand è che puoi iniziare dall’inizio, non salire in corsa a cartone iniziato su una puntata a caso. E l’inizio è proprio l’inizio. La terra, la formazione degli oceani, il brodo primordial­e. Le domande arrivano a raffica e non basta mettere in pausa ogni secondo. Nel giro di pochi minuti siamoallec­ellule, i mitocondri, il DNAe il patrimonio genetico.

Rovisto nella memoria: della prof di scienze ricordo solo i jeans a vita alta e gli occhiali da segretaria di Ghostbuste­rs. Proseguo spiegando a caso e pronuncian­do frasi di cui non sono minimament­e certa. La scimmia, l’uomo, i dinosauri. «Ebbene sì, bambine, il coccige è un’eredità della coda delle scimmie dalle quali discendiam­o». Il tempo di pensare che forse dovremmo presentarg­li anche le tesi creazionis­te – giusto per vedere la differenza – e siamo alla fine della prima puntata. «Ma queste cellule, cellule qua, cellule là. Adesso possiamo vedere Geronimo Stilton per favore?». Mai una soddisfazi­one: sono esattament­e come la madre, prima dell’effetto nostalgia. Però sanno benissimo la sigla.

Siamo fatte così.

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