Stile & costume Armocromia. Di che colore sei? di Marisa Gorza
Di che colore sei? Tra i 90milioni di sfumature esistenti ci sono sicuramente cromie che meglio si addicono alla nostra persona e in grado di valorizzarci. Basta trovarle...
Ci sonocolori chemegliodi altri «risuonano» armoniosamente su di noi, ma troppo spesso, ahinoi, ci leghiamo a sfumature che in verità non sempre ci rispecchiano al meglio. Anzi, se sono sbagliati causano l’effetto opposto: ci sminuiscono e ci mortificano, togliendoci la luce di cui ognuno è portatore. Esiste però una allettante soluzione.
La pratica dell’armocromia nasce negli anni Ottanta, tempi di edonismo e di gestione del proprio look, insieme alla Teoria delle quattro stagioni. Un segreto di bellezza tra i più affascinanti per cui, se messo in pratica in modo corretto, donerebbe risultati felici e immediati. Capace di tirar fuori il potenziale estetico di ogni persona e farla risplendere. A rendere l’analisi del colore personalizzata un vero fenomeno di costume fu soprattutto un volume apparso in quel decennio, Colorme Beautiful dell’americana Carole Jackson. Prendevacosì il viaquelloche è tuttora il grande business basato sul popolare metodo per migliorare ad hoc il proprio stile e aspetto con beauty e guardaroba.
Secondo questa teoria, la tipologia delle donne (e anche degli uomini, beninteso) si suddivide nelle quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Badate bene, non si tratta del periodo in cui siamonati, nÈ tantomeno riguarda le stelle e i segni dell’oroscopo. Fa riferimento ai colori di cui siamo portatori, che si rispecchiano nelle diversificate sfumature delle quattro fasi dell’anno solare.
Tuttavia, data l’incredibile varietà dei coloriti degli esseri umani e secondo rinnovati concetti, le tipologie stagionali da quattro diventano ben dodici, con tre sottotipi per ognimacro stagione. O addirittura sedici, e pure di più, secondo gli studi sul tema approfondito da Rossella Migliaccio, fondatrice dell’Italian Image Institute e rinnovatrice delle teorie dell’armocromia.
Donna Primavera
La stagione dei germogli e dei prati inondati dai primi tiepidi raggi di sole è caratterizzata da una marea di colori delicati, come il giallino, il panna, il pesca e il verde acqua; ma anche pieni di brio come il corallo, l’arancio, il verde mela, il violetto. Tinte pure e brillanti che si rispecchiano nello stereotipo di donna primavera (ma come già detto vale anche per l’uomo), che ha capelli chiari, ma non chiarissimi, cioè biondo dorato, castano ramato o decisamente rossi, occhi verdi o azzurri screziati da pagliuzze d’oro, pelle con sottotono tendente al beige, spesso punteggiata da lentiggini. Insieme all’autunno, la primavera è considerata stagione calda per l’intensità del croma. Va da sÈ che la palette del tipo primavera, da utilizzare per trucco e abiti, è molto variegata e in armonia con quella suggerita dallanatura. Da evitare i grigi e il nero. Hatre sottotipi come i mesi che la compongono e come del resto hanno le altre stagioni. Passa da brillante a chiara ad assoluta, dai toni più luminosi ai più morbidi, ai più caldi e vivaci. Ben rappresentata nell’ordine da personaggi noti quali Mila Kunis, Scarlett
Johansson ( sopra) e Charlize Theron.
Donna Estate
Come la primavera, l’estate è una stagione chiara, ma le tonalità della stagione «calda» sono più freddine e sfocate. Comprendono tutta la gammadei blu, mai troppo brillanti, i grigi, i verdi abaseblu, i rosa e i lilla. Lapersona che incarna il tipo estivo ha capelli biondi, biondissimi o castano chiaro con riflesso cenere, occhi celesti o verde azzurrato, incarnato diafano. Portano molto bene le tonalità pastello e madreperlate e mal sopportano i colori troppovividi e aggressivi. La sottotipologia estiva può essere fredda, leggera o tenue dai colori che da neutri diventano smorzati e poi eterei Si comincia con la delicata bellezza diKateMiddletoncheguardacasovestespessodi blu, per continuare con Gwyneth Paltrow impeccabile nel rosa pallido e lavanda, per terminare con Jennifer Aniston
( sopra) al top abbigliata in verde giada.
Donna Autunno
Secondo la teoria delle stagioni, rientra in questa categoria chi ha una carnagione olivastraonei tonimielati, capelli castani o biondo scuro dai riflessi dorati o ramati, occhi castani o nocciola screziati di ambra e di oro. I colori di riferimento sono quelli della terra e dei boschi autunnali, cioè arancione, bronzo, rame, senape, avorio e verde foresta. Da evitare il rosa confetto, il grigio e il nero. Si tratta della stagione dalla tavolozza più calda, non squillante come quella primaverile, ma più profonda e decisamente ad alta temperatura. Il sottotipo di stagione va dal caldo della mora Madalina Ghenea
( sopra), fino al tenue delle bionde alla Giselle Bundchen, passando per il profondo delle rosse alla JuliaRoberts.
Donna Inverno
Nella stagione invernale rientrano i tipi con la pelle color ebano, oliva, beige, avorio. I capelli vanno dal marrone scurissimo al nero corvino, tuttavia possono essere anche biondi nei toni platino. Gli occhi sono generalmente molto scuri, ma proprio perchÈ questa è la stagione dei forti contrasti, ci sono donne brune dalla pelle di porcellana e dagli occhi di gemma. La palette che le valorizza abbracciamolti colori limpidi e freddi: il bianco ottico della neve, nero, blu elettrico, magenta, verde smeraldo, il rosso acceso delle bacche e il verde profondo delle conifere. Da evitare i colori della terra. Anche per l’inverno ci sono le tre classificazioni, tant’è che può essere profondo, rispecchiato dalla bellezza esotica di Kim Kardashian, freddo, ritrovato nell’algida Liv Tyler ( a lato) o chiaro, quando ha gli occhi di zaffiro diMegan Fox.
ILLUMINATI / «Ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo.
Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce». (da L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di M. Haruki, 2013)