Profumi. Donna & uomo
Non è più tempo di classificazioni. Oggi abiti, accessori e cosmetici stanno abbattendo i generi. O perlomeno si fanno sempre più labili, come per i profumi.
14
Le decise note legnose, boschive e speziate, considerate una volta prettamente maschili, conquistano ora anche le ragazze. E gli uomini apprezzano i jus fruttati e perfino floreali inseriti nelle loro fragranze da toilette. Ecco dunque i profumi unisex, come dire gender fluid, e cambiano i consumatori per i quali vengono creati: si punta alla realizzazione di aromi volti a rispecchiare una determinata personalità, indipendentemente dal sesso. Vero, dichiarato o presunto che sia.
Cambio di gusti
Una ricerca condotta dalla maison Gucci, insieme alla società Irregular Tabs, su un campione di oltre 2’000 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la cosidetta Generazione Z, mostrerebbe come il 25% di loro sia convinto che nel corso della propria vita cambierà gusti e identità sessuale, e il 45% si aspetta che questa cambi addirittura due o tre volte (!). Certo, ogni generazione ha i suoi miti e le sue esagerazioni: i cambiamenti antropologici, più che la sessualità, riguardano la mentalità e gli atteggiamenti, si sa.
E se oggi gli uomini non disdegnano di mostrare il lato sensibile, sentimenti ed emozioni, le donne si fanno più agguerrite, determinate e lottano per la carriera, con un addio alle fragili creature d’antan. Ma il conseguente fenomeno unisex, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento, non è certo una novità. Negli anni Sessanta/Settanta ha avuto proprio la funzione di contestare gli imposti confini tra i generi. Oltre agli stessi jeans, entrambi portavano capelli lunghi, grandi camicie, scialli, poncho e collanine. Pure oggi lei si diverte a infilarsi la giacchetta e il gilet del suo lui, il quale le ruba le sciarpe e le creme di bellezza. Quindi è più che coerente usare lo stesso profumo, non vi pare? Sono infatti recenti i lanci di fragranze unisex da parte di personaggi noti tra le quali Girl firmata da Phartel Williams per Comme des Garçons, quella di Jeremy Scott per Adidas o la nuovissima Armani Privé siglata Giorgio Armani.
La storia insegna
In realtà l’arte della profumazione nasce assolutamente senza genere. Basti pensare che nella civiltà egizia si usavano formule olfattive asessuate, giacché i profumi erano considerati un mezzo per entrare in contatto con gli dei. Così era per gli antichi romani, anche se nelle raffinate domus il gesto di profumarsi cominciava a staccarsi dal divino per diventare terreno, ma senza perdere la fluidità del genere.
In tempi molto più recenti un profumo ha letteralmente capovolto le rigide distinzioni: parliamo del mitico CK One di Calvin Klein che, presentato nel 1994 quale fragranza unisex, ha fatto epoca e scalpore anche per via della campagna pubblicitaria con protagonisti modelli e modelle dal fisico e dai tratti androgini (nell'immagine, ndr). Da allora lo schema olfattivo è in evoluzione mettendo all’angolo quello classico. Le composizioni si stanno arricchendo di nuove sfumature, specialmente nelle profumerie di nicchia e selettive: legni più caldi, fiori eterei, ambre insolite, freschi agrumi... dove il maschile e il femminile non conoscono confini. Detto ciò i nostri profumi unisex non possono certo sostituire quelli spiccatamente da uomo e da donna in senso stretto, ma uscendo dal mercato di nicchia dove fino a ora erano rimasti, rappresentano una interessante alternativa per tutti.