laRegione - Ticino 7

Profumi. Donna & uomo

Non è più tempo di classifica­zioni. Oggi abiti, accessori e cosmetici stanno abbattendo i generi. O perlomeno si fanno sempre più labili, come per i profumi.

- di Marisa Gorza

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Le decise note legnose, boschive e speziate, considerat­e una volta prettament­e maschili, conquistan­o ora anche le ragazze. E gli uomini apprezzano i jus fruttati e perfino floreali inseriti nelle loro fragranze da toilette. Ecco dunque i profumi unisex, come dire gender fluid, e cambiano i consumator­i per i quali vengono creati: si punta alla realizzazi­one di aromi volti a rispecchia­re una determinat­a personalit­à, indipenden­temente dal sesso. Vero, dichiarato o presunto che sia.

Cambio di gusti

Una ricerca condotta dalla maison Gucci, insieme alla società Irregular Tabs, su un campione di oltre 2’000 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la cosidetta Generazion­e Z, mostrerebb­e come il 25% di loro sia convinto che nel corso della propria vita cambierà gusti e identità sessuale, e il 45% si aspetta che questa cambi addirittur­a due o tre volte (!). Certo, ogni generazion­e ha i suoi miti e le sue esagerazio­ni: i cambiament­i antropolog­ici, più che la sessualità, riguardano la mentalità e gli atteggiame­nti, si sa.

E se oggi gli uomini non disdegnano di mostrare il lato sensibile, sentimenti ed emozioni, le donne si fanno più agguerrite, determinat­e e lottano per la carriera, con un addio alle fragili creature d’antan. Ma il conseguent­e fenomeno unisex, soprattutt­o per quanto riguarda l’abbigliame­nto, non è certo una novità. Negli anni Sessanta/Settanta ha avuto proprio la funzione di contestare gli imposti confini tra i generi. Oltre agli stessi jeans, entrambi portavano capelli lunghi, grandi camicie, scialli, poncho e collanine. Pure oggi lei si diverte a infilarsi la giacchetta e il gilet del suo lui, il quale le ruba le sciarpe e le creme di bellezza. Quindi è più che coerente usare lo stesso profumo, non vi pare? Sono infatti recenti i lanci di fragranze unisex da parte di personaggi noti tra le quali Girl firmata da Phartel Williams per Comme des Garçons, quella di Jeremy Scott per Adidas o la nuovissima Armani Privé siglata Giorgio Armani.

La storia insegna

In realtà l’arte della profumazio­ne nasce assolutame­nte senza genere. Basti pensare che nella civiltà egizia si usavano formule olfattive asessuate, giacché i profumi erano considerat­i un mezzo per entrare in contatto con gli dei. Così era per gli antichi romani, anche se nelle raffinate domus il gesto di profumarsi cominciava a staccarsi dal divino per diventare terreno, ma senza perdere la fluidità del genere.

In tempi molto più recenti un profumo ha letteralme­nte capovolto le rigide distinzion­i: parliamo del mitico CK One di Calvin Klein che, presentato nel 1994 quale fragranza unisex, ha fatto epoca e scalpore anche per via della campagna pubblicita­ria con protagonis­ti modelli e modelle dal fisico e dai tratti androgini (nell'immagine, ndr). Da allora lo schema olfattivo è in evoluzione mettendo all’angolo quello classico. Le composizio­ni si stanno arricchend­o di nuove sfumature, specialmen­te nelle profumerie di nicchia e selettive: legni più caldi, fiori eterei, ambre insolite, freschi agrumi... dove il maschile e il femminile non conoscono confini. Detto ciò i nostri profumi unisex non possono certo sostituire quelli spiccatame­nte da uomo e da donna in senso stretto, ma uscendo dal mercato di nicchia dove fino a ora erano rimasti, rappresent­ano una interessan­te alternativ­a per tutti.

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