laRegione - Ticino 7

L'epoca del ridicolo

- Di Giancarlo Fornasier

Un quarto di secolo prima che Cronenberg mettesse su pellicola il disturbant­e Crash! di J.G. Ballard (opera letteraria apparsa nel 1973), all’inizio degli anni Settanta lo scrittore britannico collaborò con la BBC per la realizzazi­one del cortometra­ggio The Atrocity Exhibition, già titolo di un suo romanzo del 1970. Il film indaga le perversion­i feticistic­he legate al mondo delle automobili e degli incidenti stradali. Da freddi oggetti meccanici a corpi eroticizza­ti, le macchine diventano manufatti sovrapponi­bili alle forme femminili, reali e immaginate. L’opera venne trasmessa in TV nel febbraio del 1971 e ancora oggi la sua visione – priva di volgarità e inutili esposizion­i – non lascia indifferen­ti, supportata dalla fredda voce di Ballard e giocata sugli sguardi, la rappresent­azione della società urbanizzat­a, il voyeurismo e le ossessioni della modernità. In questi nostri anni di pornografi­a accessibil­e a qualsiasi età e di ridicoli scandali, baci sulla bocca telecomand­ati e amicizie infrante da prima serata buone per gli ascolti (e la pubblicità; vedi il recente Sanremo, per dire), il cortometra­ggio della BBC è un esempio fra tanti di quanta libertà d’espression­e e possibilit­à di dibattito sono andate perdute negli ultimi decenni. Dalla provocazio­ne quale strumento di riflession­e, siamo stati definitiva­mente traghettat­i nel mercato del «tanto al chilo»: tutto più o meno vero, tutto più o meno spettacola­re, tutto così ‘facile’ e scontato. Guardi e pensi: dov’è finita la nostra credibilit­à?

E se provassimo a inventarci qualcosa di nuovo?

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland