laRegione - Ticino 7

Nedy Sbardella

- Di Giancarlo Fornasier; fotografia © Ti-Press

C’è poco da fare: i migliori insegnanti li riconosci dalla passione e dall’amore che mettono nel loro lavoro. Nedy Sbardella è maestro di sci da oltre tre decenni e Presidente dell’associazio­ne Ticino Snowsports (ticinosnow­sports.ch), ma dopo un’oretta a chiacchier­are con lui di neve, materiali, preparazio­ne tecnica e mentale ti rendi conto che le sue conoscenze vanno ben oltre «l’insegnare» a muoversi sugli sci a un neofita degli sport invernali: «Il maestro osserva,

valuta e consiglia. Ma sciare deve essere prima di tutto una gioia, un piacere che si sente dentro». Tecnica e condizione fisica sono fondamenta­li conferma Nedy, per condurre e non farsi portare in giro dagli sci: ecco l’assioma. «Troppo spesso si osservano persone che hanno scarse capacità di ‘leggere’ il terreno sul quale si muovono, abituati sovente a piste lisce e condizioni ottimali». Invece è fondamenta­le avere sempre la percezione di ciò che sta avvenendo, sentire la posizione del proprio corpo, e poi anticipare mentalment­e i movimenti che si vogliono compiere e ‘disegnare’ la traiettori­a che intendiamo seguire. «I buoni sciatori li riconosci quando il pendio è segnato e la pista diventa più impegnativ­a: è in queste occasioni che le difficoltà aumentano e si possono riconoscon­o i propri limiti». Senza considerar­e che «saper valutare correttame­nte gli spazi di frenata è fondamenta­le per la sicurezza», conferma Sbardella.

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