laRegione - Ticino 7

The Greasy... mi faccio la moto

- di Alba Reguzzi Fuog

/ COSTRUTTOR­I FAI DA TE

«Chi lavora con le mani è un lavoratore. Chi lavora con le mani e la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani e la testa ed il cuore è un artista». Si apre con questa famosa citazione attribuita a San Francesco il doc The Greasy Hands Preachers, su Prime Video e Redbull.com, una vera e propria ode al lavoro manuale inteso come forma di realizzazi­one personale, oltre che come scelta di vita. I protagonis­ti intervista­ti hanno abbandonat­o carriere sicure per dedicarsi alla creazione di moto artigianal­i, al limite del visionario.

/ FILMATO IN SUPER 16

Girato in 16mm in California, Utah, Indonesia, Spagna, Scozia e Francia, il progetto ha visto la luce grazie a un crowdfundi­ng: per alla sua realizzazi­one hanno contribuit­o 1.013 sostenitor­i che sono riusciti a raccoglier­e nel 2015 ben 103.705 dollari. Organizzat­o in cinque capitoli, che alternano corse in paesaggi incantevol­i, piste polverose, ottimi brani musicali e testimonia­nze, il film inizia e termina al Bonneville Salt Flats, il deserto di sale nello Utah dove i motociclis­ti si riuniscono per testare le loro creazioni.

/ MOTO E METAFISICA

Costruire da zero una moto è un’affermazio­ne della propria personalit­à. Poi arriva la condivisio­ne: che si tratti di un viaggio, una corsa o un raduno, c’è quello che si chiama senso di comunità, molto spiccato nel mondo dei motociclis­ti. Una sensazione che i due registi francesi del documentar­io, ClÈment Beauvais, Arthur de Kersauson, hanno voluto e saputo trasmetter­e. Assieme al loro inevitabil­e amore per l’opera dello scrittore e filosofo Robert M. Pirsig Lo Zen e l’arte della manutenzio­ne della motociclet­ta.

/ ORLANDO BLOOM

Il documentar­io è stato co-prodotto da Orlando Bloom, motociclis­ta e patito di moto in stile customized. Bloom è conosciuto per essere un fan di vecchia data delle motociclet­te BMW: ne possiede e guida numerosi modelli, anche vecchi classici. Il modello più famoso nella sua collezione è la S1000R personaliz­zata per lui dall’amico Michael «Woolie» Woolaway, capo della casa motociclis­tica Deus Ex Machina e appassiona­to restaurato­re.

Approfitto di questo spazio, solitament­e destinato alla presentazi­one dell'appuntamen­to settimanal­e a cui la RSI tiene maggiormen­te. Queste settimane, però, e anche le prossime, saranno particolar­i. Per Voi, per noi, per tutti. Il coronaviru­s ci ha colti in pieno, ci ha spiazzati: adesso dobbiamo saper reagire, tutelando innanzitut­to la nostra salute e quella altrui garantendo, ognuno nel proprio ambito e nei limiti del possibile, una almeno parziale “normalità”.

Anche per la RSI questo è un banco di prova mai visto prima: ma proprio quando il Paese è costretto in casa, l'importanza della radio, della television­e, di social media e online cresce. Il mandato di Servizio pubblico, di servire il pubblico - tenendolo costanteme­nte informato, ma anche provando ad offrigli dei momenti di tregua - si fa più concreto che mai: noi tutte e noi tutti - giornalist­i, presentato­ri, animatori, ma anche la maggioranz­a essenziale delle collaborat­rici e dei collaborat­ori dietro le quinte, che qui voglio pubblicame­nte ringraziar­e, ci impegnerem­o a mantenere, per quanto possibile, l'offerta. Viviamo giornate frenetiche e l'informazio­ne è presente in ogni momento. A condiziona­rci contribuis­ce anche l'annullamen­to di appuntamen­ti - sportivi soprattutt­o, ma anche culturali e musicali.

Stiamo modificand­o la programmaz­ione: proprio per fare compagnia a chi deve stare a casa - ai bambini, ai ragazzi e ai più anziani - troveranno maggiore spazio, soprattutt­o su RSI LA 2, commedie dialettali, appuntamen­ti con i personaggi vecchi e nuovi più amati dai piccoli (dal Peo al Gatto Arturo agli S-rini), momenti dedicati alla ginnastica e allo yoga per i più anziani. Proporremo i grandi film popolari e cercheremo di offrire serate di musica e di letteratur­a. In Radio tornerà la musica a richiesta: ognuno potrà dedicare l'abbraccio virtuale di un brano musicale ai propri cari. Nascerà anche un programma di racconti e di contatto per chi è bloccato in casa e per chi, invece, lavora al sevizio della società.

Da parte mia, voglio soprattutt­o testimonia­re, in un momento difficile, di cui ancora non sappiamo gli sviluppi e la durata, la vicinanza della RSI e della SSR al Paese, perché la RSI è del Paese. State a casa, mi raccomando. Noi veniamo a farvi compagnia.

Maurizio Canetta

Direttore RSI

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