“Nel mio lavoro si impara osservando
Alessandra Maffioli nuova co-conduttrice di Falò
Dal prossimo 22 luglio, Alessandra Maffioli affianca Michele Galfetti nella co-conduzione del settimanale di approfondimento del
giovedì in prima serata su LA 1 Falò, dove sostituisce un volto storico e pilastro della trasmissione, Gianni Gaggini, entrato al beneficio della pensione. La giornalista si presenta al pubblico in questa intervista. Il pubblico ti ricordava volto autorevole e sorridente del Telegiornale. Nel frattempo cosa hai fatto?
Ho fatto quello che è più nelle mie corde, ossia servizi di approfondimento. Gli anni al TG sono stati indimenticabili, ma negli ultimi tempi sentivo forte il bisogno di cambiare e così nel 2013 sono entrata a far parte della redazione di Falò. In questi otto anni a Falò mi sono occupata di tematiche diverse (lavoro, economia, sanità, tecnologia, …) e ho fatto qualche inchiesta. Condurre è una professione: ma cosa cambia farlo al TG e a Falò?
Lo saprò dire con certezza dopo le prime conduzioni di Falò, per ora posso solo dire che cambiano i tempi e i modi della preparazione. La conduzione del TG è un ‘lavoro di giornata’, dettato dai ritmi e dai temi dell’attualità, mentre quella di Falò nasce qualche tempo prima. Bisogna conoscere bene implicazioni e risvolti dell’argomento di cui tratta la puntata e per questo è fondamentale discuterne con le colleghe e i colleghi, autrici e autori dei servizi che vanno in onda. Quali caratteristiche deve avere un’intervista per definirsi riuscita?
Ci sono diversi tipi di intervista a seconda dell’argomento trattato e delle o degli intervistate/i. In ogni caso deve essere onesta e avere l’obiettivo di informare. Sembra banale, ma avere ben in chiaro questo scopo aiuta a fare chiarezza e ad esigere risposte puntuali a domande precise. Un’intervista non deve essere servile, ma neppure inutilmente aggressiva. E soprattutto non deve essere uno show. Per quello ci sono contenitori ad hoc. Hai dei modelli professionali a cui vorresti ispirarti?
Nessuno in particolare. Negli anni ho preso spunto da diverse colleghe e colleghi, ho imparato osservando il lavoro degli altri e continuerò a farlo.