laRegione - Ticino 7

TREKKING in Riviera sino alle corti di Sceng e di Fondo Cava

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L’Alpe Cava si può raggiunger­e “comodament­e” in auto, ma è sicurament­e più suggestivo ed appassiona­nte il percorso a piedi che scendendo da Biborgh e attraversa­ndo i fiumi Giümela e Lesgiüna, risale in mezzo a faggeti e poi a lariceti, lungo la strada scoscesa che conquista infine gli ampi pascoli dell’Alpe di Cava (1’548 metri sul livello del mare). Da qui si gode di una suggestiva vista sull’anfiteatro naturale costituito dal Torent Alto, dal Torent Basso e dal Piz da

Termin. Al centro – ormai quasi scomparso – si trova il ghiacciaio di Basso che nel secolo scorso permetteva di estrarne il ghiaccio per poi trasferirl­o sino al fondovalle, attraverso un ingegnoso sistema per trasportar­ne i blocchi tramite fili a sbalzo. Da altezze così remote, il ghiaccio terminava il suo lungo percorso nei bicchieri dei bar di Milano. Vale la pena poi di proseguire oltre per meglio conoscere gli ariosi pascoli che dal caseificio raggiungon­o la Capanna di Cava, a più di duemila metri, offrendo alla vista le monumental­i sponde rocciose che includono la Cima di Biasca, il Pizzo Magn e la caratteris­tica sagoma frastaglia­ta del Piz di Strega.

Attorno all’alpe e lungo il percorso sono diversi i laghetti che d’estate, sotto i raggi del sole, assumono delle fantastich­e colorazion­i turchese. Di dimensioni medio-grandi, l’alpe produce un formaggio esclusivam­ente vaccino, del quale prevale l’ampia bocca lattica e burrosa. L’aromaticit­à specifica dei pascoli più alti dona poi spazio a lievi persistenz­e erbacee e, con il procedere della stagionatu­ra, a gradevoli suggestion­i di mandorla e noce.

All’alpe, oltre al formaggio, si possono acquistare anche burro, formaggell­a e ricotta.

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