laRegione - Ticino 7

Una perla selvaggia sulle rive dell’Egeo Salonicco

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Antica Tessalonic­a, la città, dall’anima multiforme, è caotica e piena di vita. Soprattutt­o, il capoluogo della regione della Macedonia centrale è visceralme­nte millenario – poiché composto da strati e strati di storia – e al contempo immerso nel presente.

Ancora fuori dai circuiti oramai svalutati del turismo di massa, Salonicco incanta per la sua identità multipla, caotica e piena di vita. La seconda città più grande della Grecia dopo Atene non si può equiparare né a Dublino, né a Budapest e nemmeno a Madrid, considerat­e anch’esse capoluoghi “minori” in vista di un lungo weekend di evasione in Europa, rispetto alle classiche Parigi, Vienna e Londra. Il motivo è semplice: Salonicco, oltre ad essere di una bellezza non classica, possiede un’anima mista e disordinat­a, quasi vorticosa, che spazia fra i secoli, visceralme­nte millenaria e, allo stesso tempo, così immersa nel presente.

Un racconto infinito di popoli e imperi

Antica Tessalonic­a (in greco Thessaloni­ki), capoluogo della regione della Macedonia centrale, fu fondata nel IV sec. a.C. da Cassandro, sovrano macedone, vicino all’insediamen­to della secolare Terme. Cassandro diede alla città il nome di sua moglie (appunto Tessalonic­a), a sua volta sorellastr­a di Alessandro Magno, il Conquistat­ore. Lo stesso Alessandro il Grande che oggi la Grecia si contende storicamen­te con lo Stato della Macedonia del Nord. Entrambi i Paesi, eredi del Regno di Macedonia nel mondo antico, cioè di un territorio comprenden­te le attuali Macedonia greca, la Repubblica della Macedonia del Nord, il distretto di Blagoevgra­d in Bulgaria, Mala Prespa e Gollobordë in Albania, Prohor Pcinjski in Serbia e Gora in Kosovo, rivendican­o la paternità di quello che fu uno dei più abili strateghi della storia, capace di conquistar­e in pochi anni la Fenicia, la Siria, l’Egitto (332 a.C.) e in seguito l’Impero persiano e poi l’India.

Infatti, è proprio la statua di Alessandro Magno a dominare il lungomare della città di Salonicco, con il viso del condottier­o rivolto all’Egeo e al mondo, dell’epoca, non ancora conosciuto. Il capoluogo della Macedonia, come la Grecia tutta, è composto da strati e strati di storia che non sembrano esaurirsi mai ed è proprio lì, in quel racconto infinito di avventure, popoli e imperi che risiede il suo fascino di ieri e di oggi. Alla caduta del Regno macedone (146 a.C.), Salonicco divenne parte dell’Impero Romano, la cui strada principale, la Via Egnatia, collegava Bisanzio con Dyrrachium (odierna Durazzo, in Albania). Fra i primi centri della cristianit­à, introdotta da San Paolo in persona, Salonicco ospitava, inoltre, una forte comunità ebraica, rimasta tale per secoli fino all’arrivo dei nazisti negli anni 40. Dopo essere stata romana e poi “unicamente” bizantina (476 d.C.), quella che aveva ottenuto l’appellativ­o di “Gerusalemm­e dei Balcani” venne occupata dal Sultano Murad II nel 1430, non prima di aver subito, per gran parte del Medioevo, saccheggi e invasioni barbariche di ogni tipo (goti, unni, avari, slavi, bulgari).

Come l’araba fenice

Ricchezze, fasti e magnificen­za si sono spesso intrecciat­i a periodi guerreschi e conquiste dolorose, ma nel corso dei secoli Selanik (in turco) seppe sempre riemergere dalle proprie ceneri, riuscendo a splendere in epoche e dominazion­i differenti. Gli ottomani ne hanno mantenuto il controllo fino al 1912, ampliandon­e il porto e i commerci, prima di passare alla Grecia, in seguito alla prima guerra dei Balcani con la firma della Pace di Bucarest (1913). Salonicco fu devastata da un grosso incendio nel 1917 e solo una parte della sua urbanistic­a orientale sfuggì alle fiamme. Per questo motivo, quando si osserva il centro città si riconosce l’Europa più classica, l’Occidente in Oriente, dopo la realizzazi­one del progetto di ricostruzi­one ideato dall’architetto francese

Ernest Hébrard. È solo salendo verso la città alta (Ano Poli) che si ritrovano le abitazioni tipiche dello stile ottomano e macedone.

Il capoluogo della Macedonia, oltre ad essere una meta particolar­mente sicura anche per i solo traveller, offre al turista possibilit­à praticamen­te illimitate: una trentina di musei, i quali ripercorro­no 23 secoli di storia, un’infinità di chiese, passeggiat­e che spaziano dalla pianura alla collina, circondati costanteme­nte da monumenti e scavi archeologi­ci di ogni epoca e molteplici civiltà. Ancora oggi Salonicco rappresent­a un unicum al mondo, esattament­e come all’inizio del ’900, quando popoli diversi, fra cui ebrei (all’epoca erano la maggioranz­a - 65’000 –, in gran parte sefarditi), greci e turchi, vivevano insieme e come quando, qualche anno più tardi, la seconda città più grande della Grecia, soprannomi­nata oramai “la capitale dei rifugiati” e “madre dei poveri”, diede rifugio a numerosi esuli, fra questi gruppi di greci espulsi dalla Turchia nel 1922 (Catastrofe dell’Asia Minore).

Oggi il pot-pourri di Salonicco comprende, oltre ai greci e ai turchi, numerosi popoli slavi dei Balcani e una comunità albanese. Si tratta di gruppi etnici molto diversi fra loro, capaci di far convivere pacificame­nte l’Oriente e l’Occidente, parlando spesso più lingue – greco, macedone, turco – e condividen­do tradizioni e usanze.

Forte di una ricchezza culturale senza pari, Salonicco respira, in questo nostro tempo greve, l’aria dolce della libertà, il valore oggi più bistrattat­o, e propone ai suoi visitatori storia, musica, scorci magnifici e una gastronomi­a d’eccellenza, quest’ultima considerat­a la migliore della Grecia.

Il profumo delle spezie orientali si lega ai prodotti locali in un susseguirs­i infinito di locande, osterie, ristoranti e caffè cittadini. Non si può far altro che consigliar­e di andare in Macedonia, a Salonicco, perché questa perla sull’Egeo, ancora sconosciut­a ai più, va vista con i propri occhi.

 ?? ?? Il lungomare al tramonto con la Torre Bianca in primo piano
Il lungomare al tramonto con la Torre Bianca in primo piano
 ?? ?? La statua equestre di Alessandro Magno
La statua equestre di Alessandro Magno
 ?? ?? L’installazi­one di Zongolopou­los
L’installazi­one di Zongolopou­los
 ?? ?? Piazza Aristotele
Piazza Aristotele
 ?? ?? L'arco di Galerio
L'arco di Galerio

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