laRegione - Ticino 7

Châlons-en-Champagne – Reims

- ANTONIO FERRETTI

Lasciamo Châlons seguendo la ciclabile lungo il canale laterale del fiume che ci condurrà fino a Epernay, dove incontrere­mo finalmente i primi vigneti della regione Champagne. Dopo di che lasceremo il canale per salire sulla Montagne de Reims e scendere dall’altro versante per poi raggiunger­e la nostra meta. Si pedala in tutta tranquilli­tà per una trentina di chilometri. I lavori di rinaturazi­one sono numerosi così come numerose sono le specie di pesci presenti nel fiume e nel canale: carpe, tinche, pesci persici, lucci, siluri. E poi le anguille che rimangono affascinan­ti nel loro insondabil­e enigma: si riproducon­o unicamente nel mare dei Sargassi, tra le Antille e le Azzorre, dove si recano quando sono mature sessualmen­te, attorno ai sette anni. Poi muoiono lì, mentre i piccoli migrano verso le acque dolci europee lasciandos­i trascinare dalla corrente del Golfo. I cartelloni ci informano pure sugli uccelli (cormorani, cigni reali, folaghe, martin pescatori) le ninfee, le poco simpatiche specie esotiche invasive. E poi naturalmen­te sui vigneti che ci appaiono ad Aÿ-Champagne, a cinque chilometri da Epernay. Qui inizia, sui fianchi della Montagne de Reims, una delle cinque regioni dello Champagne con i suoi vitigni di Pinot nero, Chardonnay, Meunier. L’invenzione del celebre spumante viene comunement­e fatta risalire al monaco benedettin­o dell’abbazia di Hautviller­s Dom Pérignon (pare fosse comunque astemio) nella seconda metà del XVII sec., ma si tratta in buona parte di una narrazione semplifica­ta e leggendari­a. Un po’ come quella che vuole che la forma del bicchiere a coppa in cui è servito sia stata ispirata dal seno di Madame de Pompadour, la favorita di Luigi XV o forse da quello di Diane de Poitiers, l’amante di Enrico II di Francia. Chissà? Salendo sulla Montagne de Reims si attraversa­no i ricchi vigneti che benefician­o di un substrato di creta, roccia calcarea grazie alla cui permeabili­tà l’acqua penetra nel sottosuolo mantenendo al tempo stesso una certa stabilità termica. Le condizioni ideali, ci spiegano, per rendere l’uva di ottima qualità. Un paesaggio armonioso, un panorama affascinan­te sulla valle della Marna, con una strada alternativ­a alla D951 poco trafficata. Poi in un susseguirs­i di stradine, percorsi sterrati e qualche tratto di statale, si giunge a Villers-Allerand a una dozzina di chilometri da Reims, dove in lontananza si vedono già svettare, nitide, le torri della cattedrale. Arrivare alla Place du Parvis pedalando davanti alla spettacola­re facciata gotica di Notre-Dame è un momento magico e privilegia­to. Siamo nel cuore francese della Cristianit­à e del potere medievale; le linee ascendenti della chiesa guidano l’occhio verso il cielo. La miriade di sculture rende lo spettacolo indubbiame­nte maestoso.

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Le colline del più famoso dei vini pétillants.

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