Châlons-en-Champagne – Reims
Lasciamo Châlons seguendo la ciclabile lungo il canale laterale del fiume che ci condurrà fino a Epernay, dove incontreremo finalmente i primi vigneti della regione Champagne. Dopo di che lasceremo il canale per salire sulla Montagne de Reims e scendere dall’altro versante per poi raggiungere la nostra meta. Si pedala in tutta tranquillità per una trentina di chilometri. I lavori di rinaturazione sono numerosi così come numerose sono le specie di pesci presenti nel fiume e nel canale: carpe, tinche, pesci persici, lucci, siluri. E poi le anguille che rimangono affascinanti nel loro insondabile enigma: si riproducono unicamente nel mare dei Sargassi, tra le Antille e le Azzorre, dove si recano quando sono mature sessualmente, attorno ai sette anni. Poi muoiono lì, mentre i piccoli migrano verso le acque dolci europee lasciandosi trascinare dalla corrente del Golfo. I cartelloni ci informano pure sugli uccelli (cormorani, cigni reali, folaghe, martin pescatori) le ninfee, le poco simpatiche specie esotiche invasive. E poi naturalmente sui vigneti che ci appaiono ad Aÿ-Champagne, a cinque chilometri da Epernay. Qui inizia, sui fianchi della Montagne de Reims, una delle cinque regioni dello Champagne con i suoi vitigni di Pinot nero, Chardonnay, Meunier. L’invenzione del celebre spumante viene comunemente fatta risalire al monaco benedettino dell’abbazia di Hautvillers Dom Pérignon (pare fosse comunque astemio) nella seconda metà del XVII sec., ma si tratta in buona parte di una narrazione semplificata e leggendaria. Un po’ come quella che vuole che la forma del bicchiere a coppa in cui è servito sia stata ispirata dal seno di Madame de Pompadour, la favorita di Luigi XV o forse da quello di Diane de Poitiers, l’amante di Enrico II di Francia. Chissà? Salendo sulla Montagne de Reims si attraversano i ricchi vigneti che beneficiano di un substrato di creta, roccia calcarea grazie alla cui permeabilità l’acqua penetra nel sottosuolo mantenendo al tempo stesso una certa stabilità termica. Le condizioni ideali, ci spiegano, per rendere l’uva di ottima qualità. Un paesaggio armonioso, un panorama affascinante sulla valle della Marna, con una strada alternativa alla D951 poco trafficata. Poi in un susseguirsi di stradine, percorsi sterrati e qualche tratto di statale, si giunge a Villers-Allerand a una dozzina di chilometri da Reims, dove in lontananza si vedono già svettare, nitide, le torri della cattedrale. Arrivare alla Place du Parvis pedalando davanti alla spettacolare facciata gotica di Notre-Dame è un momento magico e privilegiato. Siamo nel cuore francese della Cristianità e del potere medievale; le linee ascendenti della chiesa guidano l’occhio verso il cielo. La miriade di sculture rende lo spettacolo indubbiamente maestoso.