Sommo capolavoro
Incredulo, sopraffatto dalle emozioni, finalmente vittorioso
«Se solo nel tennis ci fosse il pareggio, avrei diviso volentieri questo titolo con Rafa». E venne giù lo stadio, giustamente. Non c’è frase più bella che si possa dire, nel momento in cui ci si gode la vittoria. Decidere di condividerla con l’avversario, ritenuto degno tanto quanto lui di un successo che però spetta soltanto a uno, ribadisce che Roger Federer appartiene a quella ristrettissima cerchia di “mostri” dello sport che lo sport elevano alla massima potenza, meritando i capitoli più importanti del libro che ne racconta gli eroi senza tempo, le imprese leggendarie. La sportività oltre ogni accenno di rivalità, anche quella più accesa. Fantastico. Il dualismo tra Roger e Rafa, ormai scolpito nella pietra su cui il tennis si regge, ha imposto al destino di adoperarsi affinché a Melbourne andasse in scena l’ennesimo duello. Quello più atteso, mai banale. Il destino non poteva esimersi, lo sport ringrazia.
‘Se nel tennis ci fosse il pareggio, avrei condiviso volentieri il titolo con Rafa’
Ha vinto Federer, ed è giusto così. Parrà banale, ma che favola sarebbe senza lieto fine? Roger ha fatto il Nadal nel momento in cui lo scambio di ruoli in un copione già andato in scena più volte ha fatto svoltare in maniera inattesa – e per questo ancor più memorabile – una sfida epica, da togliere il respiro, giocata a colpi di cannone e di genio dal più grande di tutti i tempi – per risultati e per investitura divina – e dal suo antagonista più degno. Non a caso, quello che lo tallona da vicino, Slam alla mano. Quello che il destino ha promosso e scelto per fargli condividere momenti di tennis in un contesto speciale, forse irripetibile. Un tennis consegnato alla storia in un momento storico in cui i due rivali sembravano attori non più così protagonisti come nei giorni più felici delle rispettive carriere. Due percorsi simili, per quanto affrontati con un tennis diametralmente opposto. Due poli che si attraggono, il cui incontro e scontro è sempre dinamite pura. Che spettacolo. Giusto esserne grati a entrambi i duellanti. E al tennis che li ha eletti ambasciatori di sport e di sportività.