laRegione

Accordo fatto sulla civica a scuola

Firmato il rapporto della commission­e parlamenta­re. Il testo piace agli iniziativi­sti.

- a.be

Dopo oltre quattro anni, il deposito dell’iniziativa popolare risale al 27 marzo 2013, finalmente ci siamo. Con la soddisfazi­one di tutti, o quasi. Certo col consenso degli iniziativi­sti che hanno sciolto le riserve domenica scorsa, dicendo sì al compromess­o proposto dalla Commission­e scolastica del Gran Consiglio; lo stesso riportato nel rapporto di Michele Guerra che andrà in aula parlamenta­re probabilme­nte nella prossima sessione di fine maggio. «Proponiamo l’insegnamen­to della civica, come materia, alla scuola media con due ore mensili e con nota, senza appesantir­e la “griglia” oraria ricavando il tempo necessario dall’attuale materia “storia e civica”» ci dice il relatore. «Per quel che concerne lo studio postobblig­atorio, dunque profession­ale, commercial­e e liceale, si suggerisco­no due ore mensili d’insegnamen­to della civica, ma senza il riconoscim­ento della materia e anche in questo caso senza aumentare le ore della “griglia”. Dunque le due ore dovranno essere introdotte in materie già esistenti; la decisione spetta al governo». L’iniziativa popolare, lo ricordiamo, chiede l’insegnamen­to obbligator­io della civica durante l’intero percorso scolastico in quanto materia riconosciu­ta degna di autonomia. Nessuno – men che meno i deputati della Scolastica – ha mai contestato il principio, peraltro già esplicitam­ente citato nella legge della scuola (2001). Le differenze che restavano, fra proponenti dell’iniziativa e commission­e parlamenta­re – il rapporto Guerra ha l’unanimità –, erano dunque sul quanto e sul come. Il braccio di ferro, va detto, è stato lungo e impegnativ­o perché si è trattato di conciliare non poche esigenze di varia natura (tecniche, giuridiche, politiche). Alla fine, come si precisa nel rapporto Guerra, la soluzione proposta all’attenzione del parlamento ha ricevuto anche la benedizion­e degli iniziativi­sti – lo scorso 14 maggio – come ha confermato alla commission­e Alberto Siccardi, primo firmatario dell’iniziativa. L’ultimo nodo era quello relativo all’insegnamen­to postobblig­atorio dove non è prevista la materia a se stante. Il comitato promotore però alla fine si è lasciato convincere; la proposta commission­ale, se approvata, dovrebbe dunque soddisfare i promotori. Dovrebbe...

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TI-PRESS Michele Guerra, il relatore

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