‘Benvenga: il settore ha bisogno di essere spronato’
«L’hospitality manager? Abbiamo sempre visto molto bene questa figura professionale». Anche perché «ci siamo resi conto – chiosa il presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi – che talvolta l’albergatore ha bisogno di venir spronato». Di essere preso per mano e condotto nel mondo 2.0: i tempi sono cambiati. E nella ‘Sonnenstube’ sono cambiati in fretta. «Negli ultimi dieci anni. Prima – rileva Pianezzi – si viveva un turismo molto statico», con i clienti che vedevano nel Ticino «il primo Sud, la prima località accessibile con sole e palme». Ospiti che quasi ‘arrivavano da soli’. Poi, complici i voli low cost, il mondo è diventato più piccolo, le mete esotiche più accessibili. «Oggi – spiega quindi il presidente di Hotelleriesuisse – il cliente va cercato, anche attingendo a mezzi digitali che l’albergatore abituato a operare da lungo sul nostro territorio non conosce o conosce solo parzialmente». Ma non basta la rete per aggiornarsi. «Pure la dinamica dei prezzi è in continua evoluzione, così come i mercati di riferimento». Lo stesso vale per le strutture: «Una volta un albergo si permetteva di coprire più segmenti. Oggi invece non si può più essere wellness, ‘famiglia’, congresso e via dicendo». Bisogna scegliere. E in questo senso torna utile una consulenza come quella offerta dall’hospitality manager? Ci saranno maggiori sinergie in futuro? «Certo. Con Patelli – sottolinea Pianezzi – collaboriamo già benissimo, mentre come Hotelleriesuisse abbiamo un servizio di consulenza per quanto concerne leggi, criteri da rispettare e via dicendo. Inoltre ci occupiamo della classificazione (le stelle, ndr) che si accompagna» con consigli.