‘Cosa capita se chiude la Rsi?’
Iniziativa ‘No Billag’. Quindici deputati sollecitano il Consiglio di Stato.
Convergenza trasversale, che non conosce bandiera. Perché l’interesse, in questo caso, è decisamente superiore alle “beghe” di schieramento politico. Ben quattordici, infatti, i deputati di tutti i gruppi presenti in Gran Consiglio (salvo La Destra) che sollecitano il Consiglio di Stato sulle possibili conseguenze dell’abolizione del canone radiotelevisivo sottoscrivendo un’interrogazione di Nadia Ghisolfi (Ppd). Il ruolo del servizio pubblico nel settore mediatico, si precisa nel testo, pesa parecchio anche nell’economia regionale come ha dimostrato un recente studio del Bak Basel; ben 213 i milioni in valore aggiunto generato in Ticino dalla sola Rsi. Senza contare gli almeno 500 posti di lavoro creati nelle industrie private direttamente o indirettamente legate all’ente radiotelevisivo dove lavorano circa 1’200 persone. Dunque un’azienda non solo garante del pluralismo elvetico, ma anche operatore economico importante per una realtà periferica qual è il Canton Ticino. E non finisce qui, se è vero come è vero che il canone coinvolge anche televisioni e radio private come Teleticino, Radio 3iii e Radio Fiume Ticino. Dunque ce n’è quanto basta, si precisa nell’atto parlamentare, per comprendere l’importanza del settore e il relativo indotto. Data la premessa, i quindici deputati che hanno sottoscritto l’interrogazione chiedono al Consiglio di Stato se ha preso in considerazione la chiusura delle televisioni e radio private e, se sì, come intenderebbe contrastare le conseguenze economiche e occupazionali. L’iniziativa popolare “No Billag”, si ricorda, non prevede nessuna misura transitoria e dunque si andrebbe dritti verso la chiusura della Ssr. E ancora, ha idea il governo “quanto costerebbe al contribuente ticinese in termini di spesa sociale la perdita del lavoro immediata per 1’200 persone” oltre a quelle impiegate nel settore privato, nonché tutti coloro che dipendono dell’azienda che vivono grazie agli appalti della Rsi? Non ultimo si è compreso cosa capiterebbe, economicamente parlando, alle ditte private della filiera radiotelevisiva? Certo il Consiglio di Stato non può far molto, ma ha almeno il dovere d’informare con trasparenza su ogni possibile conseguenza.