laRegione

Ascona, i ‘lituani’ a processo

- Di David Leoni

Compariran­no alla sbarra (Assise criminali di Locarno a Lugano) il prossimo 30 maggio i 6 componenti della banda di lituani autori, il 5 agosto dello scorso anno, della rapina ai danni della gioielleri­a Herschmann di Ascona. Un colpo, quello messo a segno quella mattina sul lungolago, che suscitò parecchio clamore. Non tanto per l’ammontare del bottino, quantifica­to in circa un milione di franchi, quanto piuttosto per le modalità operative della banda dell’Est, visto che per allontanar­si i malviventi (uno solo era armato di pistola al momento dell’irruzione nel negozio) avevano fatto ricorso a delle biciclette. L’imponente dispositiv­o messo immediatam­ente in campo per assicurare alla giustizia i fuggitivi aveva portato all’arresto dei componenti della banda nel giro di poco tempo. Due di loro erano addirittur­a stati fermati proprio mentre, in bicicletta, stavano percorrend­o la pista ciclabile lungo il fiume Maggia per far perdere le loro tracce. Un terzo, sentitosi braccato, si era invece consegnato spontaneam­ente agli inquirenti il giorno successivo, al posto di polizia di Bellinzona. I loro complici furono arrestati in seguito (l’inchiesta fu coordinata dalla procuratri­ce Chiara Borelli). Oltre che di rapina i 6 malviventi dell’Est Europa dovranno anche rispondere di infrazione alla Legge federale sulle armi, danneggiam­ento e violazione di domicilio. Gli imputati saranno difesi dagli avvocati Niccolò Giovanetti­na, Cristina Clemente, Franco Janner, Sandra Xavier, Olivier Ferrari e Felice Dafond. La Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta e completata dai giudici a latere Manuela Frequin Taminelli e Fabrizio Filippo Monaci. Il dibattimen­to inizierà alle 9.30.

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Una rapina che fece clamore

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