Ascona, i ‘lituani’ a processo
Compariranno alla sbarra (Assise criminali di Locarno a Lugano) il prossimo 30 maggio i 6 componenti della banda di lituani autori, il 5 agosto dello scorso anno, della rapina ai danni della gioielleria Herschmann di Ascona. Un colpo, quello messo a segno quella mattina sul lungolago, che suscitò parecchio clamore. Non tanto per l’ammontare del bottino, quantificato in circa un milione di franchi, quanto piuttosto per le modalità operative della banda dell’Est, visto che per allontanarsi i malviventi (uno solo era armato di pistola al momento dell’irruzione nel negozio) avevano fatto ricorso a delle biciclette. L’imponente dispositivo messo immediatamente in campo per assicurare alla giustizia i fuggitivi aveva portato all’arresto dei componenti della banda nel giro di poco tempo. Due di loro erano addirittura stati fermati proprio mentre, in bicicletta, stavano percorrendo la pista ciclabile lungo il fiume Maggia per far perdere le loro tracce. Un terzo, sentitosi braccato, si era invece consegnato spontaneamente agli inquirenti il giorno successivo, al posto di polizia di Bellinzona. I loro complici furono arrestati in seguito (l’inchiesta fu coordinata dalla procuratrice Chiara Borelli). Oltre che di rapina i 6 malviventi dell’Est Europa dovranno anche rispondere di infrazione alla Legge federale sulle armi, danneggiamento e violazione di domicilio. Gli imputati saranno difesi dagli avvocati Niccolò Giovanettina, Cristina Clemente, Franco Janner, Sandra Xavier, Olivier Ferrari e Felice Dafond. La Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta e completata dai giudici a latere Manuela Frequin Taminelli e Fabrizio Filippo Monaci. Il dibattimento inizierà alle 9.30.