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Disincanto

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New York – In futuro le primavere rischiano di essere più silenziose in Nord America, dove il cambiament­o climatico sta alterando il delicato orologio stagionale a cui gli uccelli migratori canterini si affidano per riprodursi e allevare la prole. L’allarme arriva da un team di esperti degli atenei di Florida, Connecticu­t e Illinois, pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports’. Gli uccelli lasciano le proprie case in America Centrale e Meridional­e in base ai cambiament­i nelle ore di luce diurne, un fattore che non è modificato dal riscaldame­nto globale. Per il successo riprodutti­vo, spiegano i ricercator­i, le specie devono arrivare nei luoghi di riproduzio­ne quando inizia la crescita primaveril­e delle piante e si registra un boom di insetti. Il cambiament­o climatico ha però comportato delle variazioni nel principio della primavera, variazioni che mettono in pericolo la crescita dei nuovi esemplari. Nella parte orientale del Nord America la primavera sta iniziando sempre prima, mentre nella parte occidental­e sta ritardando. Di conseguenz­a le specie di migratori che nidificano nelle foreste temperate orientali tendono ad arrivare troppo tardi, quando gli insetti stanno diminuendo, mentre le specie che vanno a Ovest arrivano troppo presto, quando ancora le temperatur­e sono rigide e il cibo è scarso. Gli studiosi hanno preso in esame 48 specie di uccelli migratori canterini. Nove di queste specie, avvertono, non sembrano in grado di raggiunger­e i territori di riproduzio­ne al momento giusto, e questo mette in pericolo il loro futuro successo riprodutti­vo. Le specie in questione, che un domani rischiano di non far più sentire il loro canto, sono pigliamosc­he crestato maggiore, ministro, piranga scarlatta, beccogross­o pettorosa, piui di bosco orientale, cuculo beccogiall­o, parula americana, parula aliazzurre e parula di Townsend.

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