Nutrizione clinica Eoc, ora c’è una sola regia
Dai 2,2 ai 3,5 miliardi di franchi. Una vera montagna di soldi spesa, si stima, ogni anno in Svizzera per far fronte ai problemi di sovrappeso e obesità. Che poi ben rappresenta la contraddizione più grande del tempo; miliardi investiti per ridurre il danno dagli eccessi di una presunta – e in ogni caso effettiva, perché pagata – ricchezza. Fatto sta che il problema è grande anche a sud delle Alpi e così da qualche giorno è operativo il nuovo Servizio di nutrizione clinica e dietetica dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc), come annuncia una nota dell’istituzione ospedaliera pubblica. Diretto dal caposervizio Nicola Ossola, la nuova struttura riunisce in un’unica organizzazione le competenze fin qui presenti negli ospedali Eoc nel campo della nutrizione clinica. Solo così, si precisa, è possibile consolidare la collaborazione fra i servizi dietetici già esistenti, rafforzandone l’efficacia a livello clinico. Al contempo, d’ora in avanti ogni paziente preso a carico potrà contare su un unico percorso all’interno degli ospedali dell’Eoc. Detta altrimenti, si è deciso di centralizzare la gestione di un problema che presenta non poche dinamiche. La nutrizione clinica, precisa il comunicato dell’Eoc, è una branca della medicina che si è sviluppata negli ultimi anni e che si occupa della presa a carico dei problemi sì nutrizionali ma anche metabolici dei pazienti. Sino a ieri l’Ente ospedaliero cantonale trattava i casi tramite quattro servizi dietetici organizzati in modo indipendente. Vi erano anche commissioni locali interdisciplinari. Data l’importanza del tema, si è deciso di “raggruppare le figure competenti in questo ambito”. Fra le patologie prese in esame, si ricorda l’anoressia e la bulimia; patologie prettamente psichiatriche in cui però la presa a carico deve essere multidisciplinare e quindi direttamente legata anche agli aspetti metaboliconutrizionali. Da qui, l’intensa collaborazione fra il Servizio di nutrizione clinica dell’Eoc con i vari partner come l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale e altri reparti come i Servizi di pediatria. L’obiettivo della nuova struttura è “raggruppare le competenze, ottimizzando la presa a carico”.