‘L’amnistia fiscale, un’occasione persa’
Il tema dell’amnistia fiscale, o meglio la ‘mancata amnistia fiscale, è stato ampiamente trattato durante l’assemblea dell’Ordine dei commercialisti del Cantone Ticino svoltasi ieri pomeriggio presso il ristorante Santabbondio di Sorengo. La presidente Cristina Maderni ha parlato di «una grande occasione mancata» e di un «comportamento anacronistico nell’era delle voluntary disclosure e dello scambio automatico d’informazioni». «Sarò provocatoria, ma appartengo a quella corrente di opinione che ritiene sia meglio non mentire agli svizzeri, fantasticando che il traballante segreto bancario sia difendibile tramite iniziative sulla privacy», ha affermato Maderni. Il riferimento è all’iniziativa popolare (la raccolta delle firme è riuscita e si è avviata la discussione nelle sedi istituzionali) per ancorare di fatto il segreto bancario nella Costituzione e sulla quale i cittadini svizzeri si esprimeranno nei prossimi mesi. Cristina Maderni ha anche individuato «la crescente animosità che sta emergendo in Ticino verso nazioni vicine». «Nazioni che, pur con i loro aspetti negativi, restano nostre controparti e nostri clienti». «Non vorremmo che la tentazione di ricorrere a legislazioni eccessivamente protezionistiche finisca per danneggiare le stesse imprese svizzere, con ovvio detrimento per il Cantone e per il nostro settore, un settore che è fortemente propenso a privilegiare l’occupazione indigena», ha concluso. Maderni ha anche ricordato la vitalità del settore fiduciario. Ancora l’anno scorso sono state 46 le nuove autorizzazioni rilasciate dal Consiglio di Stato per esercitare la professione di fiduciario commercialista.