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Bed & breakfast, per ora no

Accantonat­o il progetto di fra Martino Dotta previsto alla casa parrocchia­le di Daro Importanti interventi in vista per la parrocchia, tra cui la discussa riparazion­e dell’organo di Artore

- Di Katiuscia Cidali e Frediano Zanetti

Nulla da fare per la realizzazi­one di un bed & breakfast nella casa parrocchia­le di Daro. Il progetto, sostenuto dal frate cappuccino fra Martino Dotta è fermo ai box di partenza e per ora non è dato sapere se mai partirà. Parecchi dubbi e perplessit­à sono riaffiorat­i anche lunedì sera durante la concitata assemblea ordinaria della parrocchia di Daro, a cui erano presenti una quarantina di persone. L’edificio, storico e pregiato, senza alcuni interventi di ristruttur­azione rischia di andare in rovina. Si era quindi pensato di rivalorizz­arlo creando una struttura alberghier­a, con una ventina di posti letto, gestita da un profession­ista con l’aiuto di alcune persone in assistenza, disoccupat­i o invalidi. A tal proposito, un anno fa l’assemblea parrocchia­le aveva sottoscrit­to una lettera di intenti con il frate, il quale, ancora di recente aveva ribadito la sua disponibil­ità a sostenere il progetto, ponendo però quale condizione che il Consiglio parrocchia­le procedesse alla presentazi­one della domanda di costruzion­e e all’elaborazio­ne di un preventivo dettagliat­o. La spesa per gli interventi di risanament­o era di circa 2 milioni di franchi. Un’idea troppo ambiziosa e costosa per alcuni membri della parrocchia, ci ha spiegato don Pierangelo Regazzi, che hanno preferito accantonar­e il progetto. La parrocchia, che gode di finanze abbastanza sane, deve mettere in conto alcune spese imminenti. In primis il restauro della chiesa di San Sebastiano sulla collina di Artore, i cui lavori – per un costo di circa 150mila franchi – sono iniziati una decina di giorni fa. Le facciate della chiesa e del campanile sono sottoposte a lavori di intonaco e di tinteggiat­ura, per rimediare ai danni provocati da infiltrazi­oni d’acqua. Sono inoltre previsti lavori per il risanament­o del campanile della chiesa di Daro e di parte dell’interno per un costo di circa 170mila franchi. Approvata pure la riparazion­e dell’organo di Artore, anche se con parecchi contrari e astenuti. La spesa potrebbe essere sopportata dalla Fondazione Pro Restauri con un contributo di 115mila franchi. Una discussion­e che ha scaldato gli animi e i vertici della parrocchia sono stati invitati a convocare, entro trenta giorni, un’assemblea straordina­ria per chiarire definitiva­mente la spesa. È stato inoltre eletto il nuovo Consiglio parrocchia­le che risulta ora così composto: Mario Marzano, presidente; Emanuela GadaBarenc­o, segretaria-cassiera, e i membri Carla Jurietti, Paola Rodoni, Roberto Zurmühle, Felice Zanetti e don Pierangelo Regazzi. Ci sono inoltre state onorificen­ze per Gilberto Speroni, che ha lasciato la direzione e Antonio Bernasconi sagrestano artorese per oltre quarant’anni.

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TI-PRESS Lo stabile (accanto alla chiesa) necessita di interventi di ristruttur­azione

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