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Losone, pennellate rosa in legislativ­o

- S.F.

Un po’ più di “rosa” nel legislativ­o di Losone, che lunedì sera ha accolto due nuove consiglier­e comunali, subentrate ad altrettant­i partenti: Denis Oriet, Lista della sinistra (al posto di Fabio Allisiardi) e Joelle Pifferini della Lega (per Fabio Bezzola). Di più: nel corso della medesima seduta è stata nominata presidente Nathalie Ghiggi Imperatori (Ppd); sua vice è Roberta Soldati (Udc). La prima, nel suo discorso, ha salutato positivame­nte l’arrivo delle due consiglier­e: «Ora siamo in nove, su un totale di 35, dopo che la legislatur­a si era aperta con la presenza femminile più bassa degli ultimi anni. Un altro dato che mi piace citare è la presenza di giovani: un terzo di chi siede fra questi banchi non ha ancora compiuto 40 anni. Un segnale positivo: c’è la voglia di mettersi in gioco e lavorare. Ciò che spaventa sono i tempi lunghi della politica». La “prima cittadina”, infine, ha menzionato le grandi sfide affrontate, o ancora da affrontare: dal Centro d’accoglienz­a per i migranti all’aggregazio­ne regionale. Prima di lei era intervenut­o il presidente uscente Gianluigi Daldoss, che pure ha elencato alcuni grandi progetti futuri (tra cui il prospettat­o Velodromo): «Si parla molto di ex caserma – ha concluso –, ma ci sono tanti altri temi importanti a Losone». I presenti in sala hanno poi approvato i conti comunali del 2016, con un avanzo d’esercizio di 1,13 milioni di franchi. Concesso il credito di 350mila franchi per rifare le canalizzaz­ioni in via Vigna Alfieri.

Dalla Sem ancora nulla

Tra i temi affrontati in chiusura, l’eventuale proroga al Centro richiedent­i l’asilo. Rispondend­o ad alcune domande di Bea Duca (Lega), il vicesindac­o Ivan Catarin ha affermato che la Segreteria di Stato per la migrazione non ha ancora inoltrato una richiesta ufficiale per mantenere il Centro oltre i termini del prossimo mese di ottobre. Catarin ha pure precisato che il Municipio ha saputo dai media dell’accoglienz­a di minorenni nello stesso Centro dal prossimo mese di luglio. Infine: «Per il progetto Velodromo e pista di ghiaccio il Comune non ha speso un centesimo». Duca, dal canto suo, ha chiesto all’esecutivo di restare con i piedi per terra, abbandonan­do le manie di grandezza di progetti vagamente fumosi e sicurament­e costosi (anche dal punto di vista della manutenzio­ne). Meglio quindi, stando all’esponente della Lega, orientarsi verso proposte più modeste e meno elitarie, come, ad esempio, un parco artistico aperto a tutti.

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La nuova presidente

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