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Due piazze da ripensare

P. Grande e P. Castello in altrettant­e mozioni che propongono diverse ‘letture’ Emerge una visione condivisa circa l’esigenza di dare maggior ‘senso’ all’utilizzo del grande spazio nella mega rotatoria

- Di Davide Martinoni

Una mozione trasversal­e per dare finalmente un senso compiuto, a livello di usufrutto pubblico continuati­vo, alla Rotonda di Piazza Castello; e un’altra, pure interparti­tica, per spostarvi una parte degli eventi oggi tenuti in Piazza Grande allo scopo di riaprirla, almeno parzialmen­te, al traffico. Si muove lungo la colonna vertebrale del centro città, il Consiglio comunale di Locarno. E lo fa con due atti di un certo interesse. Il primo, proposto da Fabrizio Sirica (Ps) è stato sottoscrit­to dai colleghi di partito, da un esponente Plr e da uno dei Verdi. La premessa è che la Rotonda di Piazza Castello – di proprietà cantonale ma in concession­e d’uso al Comune – andrebbe meglio e più spesso utilizzata, e per farlo serve “cambiare rotta e renderla a misura di evento”. Ciò significa però adattarla a livello logistico, partendo dalle entrate, “off limits” per i mezzi più alti di 2,40 metri. Occorre “una chiara volontà politica che miri a promuovere, attirare e facilitare l’organizzaz­ione di eventi culturali, sociali e ricreativi al suo interno”. Al Municipio si chiede pertanto di creare un gruppo di lavoro che affronti la problemati­ca (in cui siano rappresent­ate “tutte le realtà istituzion­ali e associativ­e interessat­e”) e di attivarsi nei confronti del Cantone, “proponendo di attuare le modifiche struttural­i necessarie a rendere la Rotonda più funzionale all’organizzaz­ione di eventi”. Questa mozione fa il paio con quella di Mauro Belgeri di “colore” Ppd, Lega e Udc, che auspica appunto la riapertura parziale al traffico di Piazza Grande (possibilit­à di parcheggio limitato per un periodo di prova di 2-3 anni, ad eccezione di quando non è occupata dai grandi eventi) con relativo spostament­o degli appuntamen­ti da lì a Piazza Castello. Perciò, il gruppo di lavoro auspicato dalla mozione Sirica “potrebbe essere allargato a commercian­ti ed esercenti interessat­i di Piazza Grande” e “l’istruttori­a dei due atti potrebbe essere congiunta”. Belgeri premette che Piazza Grande versa in gravi difficoltà commercial­i, anche a causa dell’assenza di posteggi. Ricreandon­e, si potrebbe trasferire gran parte degli eventi “minori” nella vicina Piazza Castello. Lungo il tragitto da un luogo all’altro si passa dal Castello Visconteo, al centro di una terza mozione che lo stesso Belgeri ha firmato con il leghista Aron D’Errico e il liberale Marco Bosshardt. I tre rilevano lo stato di “degrado e insicurezz­a” generato dalle soste, sulle rovine, di “drogati, ubriachi e casi sociali”. Per darci un taglio si chiede l’introduzio­ne di un divieto di bivaccare sulle rovine archeologi­che e nell’area del Castello, nonché di “multare e allontanar­e” chi continuerà a farlo. È poi stata presentata un’interrogaz­ione che mette il termometro sul Corpo Civici Pompieri, specialmen­te dopo gli spifferi di Liberatv sul malcontent­o imperante nel gruppo, emerso anche da scambi di e-mail fra il comandante e i sottoposti. La domanda della leghista Valentina Ceschi è come intenda il Municipio agire “per cercare di sistemare la questione”.

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Così capiente e centrale, così troppo spesso ignorata

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