Polizia unica, ‘il Municipio è di base contrario’
A Sonia Colombo-Regazzoni non interessa l’appellativo di ‘città più sicura’. Ma a commento delle cifre dell’attività 2016 tiene a sottolineare che «Chiasso non è una banlieue parigina: ogni statistica deve essere approfondita e sviscerata perché siamo quotidianamente confrontati con problematiche che esulano dalla routine e molti, troppi, casi problematici che sono qui solo perché gli affitti sono bassi». Problematiche, rincara la capodicastero, «che dal punto di vista numerico raramente si riscontrano negli altri centri ticinesi». In ambito politico è di stretta attualità lo scenario di Polizia unica ipotizzato dal Dipartimento delle istituzioni. La sua contrarietà, Sonia Colombo-Regazzoni l’aveva già espressa in occasione della presentazione dei conti consuntivi del Comune. E ieri l’ha ribadita. «Il Municipio è di base contrario alla nascita di una Polizia unica. Non si tratta di campanilismo: le convenzioni sono state firmate due anni fa e l’attuale impostazione del lavoro soddisfa sia noi che i Comuni convenzionati». La visione cantonale incassa quindi il secondo no (Mendrisio si è espresso la scorsa settimana, cfr. ‘laRegione’ del 17 maggio). «Lasciateci lavorare – è l’appello di Colombo-Regazzoni –. Quello che mi disturba sono i paragoni: Bellinzona e Giubiasco diventeranno un corpo unico a seguito dell’aggregazione; è più che logico. Quando avremo un Comune unico nel Mendrisiotto ne discuteremo. Ma il paragone tra Locarno-Ascona, l’altra regione nel mirino, e MendrisioChiasso è azzardato». Senza dimenticare, aggiunge ancora la responsabile del Dicastero sicurezza pubblica, «che il Cantone ha già deciso di sguarnire il nostro territorio con il potenziamento della Gendarmeria al Centro di pronto intervento di Mendrisio anche se la maggior parte degli interventi interessa il Basso Mendrisiotto». Il Municipio di Chiasso, conclude Sonia Colombo-Regazzoni, «è convinto che le basi per lasciare la polizia a Chiasso ci siano tutte. Siamo comunque sempre disponibili a discutere. In caso di diktat dall’alto? Ci faremo trovare pronti ad affrontare anche questa sfida».