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Il Santo 007

È morto Sir Roger Moore, ladro gentiluomo, agente segreto e molto altro

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Dalla television­e, con le mitiche serie ‘Attenti a quei due’ e ‘Il Santo’, al cinema, dove ha vestito ben sette volte i panni di James Bond, Roger Moore ha segnato un’epoca

Ansa/Red

Al servizio segreto di sua maestà per ben sette volte. Lo smoking lo portava come se lo avesse cucito addosso, perfetta incarnazio­ne del gentiluomo inglese. Roger Moore, uno dei più amati interpreti degli anni 70 e 80, è morto ieri ad 89 anni in Svizzera, “dopo una breve e coraggiosa battaglia contro il cancro” come ha comunicato la famiglia. Nato a Londra il 14 ottobre 1927, figlio unico di un poliziotto, Moore studia alla Royal Academy of Drama e comincia a frequentar­e i piccoli teatri del West End. Poi una parentesi sotto le armi. Sposato dal 2002 con la multimilio­naria di origini danesi e svedesi Kristina Tholstrup, l’attore aveva alle spalle tre precedenti matrimoni. Dal 1946 al 1953 fu legato a Doorn van Steyn. Successiva­mente sposò la vocalist Dorothy Squires, che lasciò per l’attrice italiana Luisa Mattioli. La coppia si sposò nel 1969, quando la Squires concesse a Moore il divorzio. Dalla Mattioli ha avuto tre figli: l’attrice Deborah Moore, l’attore Geoffrey Moore e il produttore Christian Moore. Il primo ruolo importante alla fine degli anni Cinquanta con Ivanhoe, ma sarà la serie Il Santo, dove interpreta il ladro gentiluomo Simon Templar, ad aprire definitiva­mente le porte del successo a Roger Moore. La carriera tv di Moore si arricchisc­e di un ulteriore successo grazie alla serie ‘Attenti a quei due’, telefilm, che nel 1971 lo vede al fianco di Tony Curtis. Questa serie in Italia arriva solo nel 1973 e sarà un trionfo.

Il mio nome è Bond, James Bond

Nello stesso anno l’attore inglese eredita il ruolo di James Bond, l’agente segreto precedente­mente portato al successo da Sean Connery. I produttori permettono a Moore di adottare qualche modifica rispetto a Sean Connery – che aveva fatto diventare Bond un mito –, per evitare le recensioni negative. L’esordio di Moore in ‘Agente 007 - Vivi e lascia morire’ riscuote un successo strepitoso sia di critica che di incassi. Interpreta altre quattro pellicole della saga: ‘L’uomo dalla pistola d’oro’, ‘La spia che mi amava’, ‘Moonraker - Operazione spazio’, ‘Solo per i tuoi occhi’. Convinto a tornare nei panni di Bond anche nel successivo ‘Octopussy Operazione piovra’ (1983), a causa della contempora­nea uscita dell’apocrifo ‘Mai dire mai’, dove nel ruolo di 007 era tornato il mostro sacro Sean Connery: in termini di botteghino il risultato finale vedrà come trionfator­e, anche se di pochi milioni di dollari, Moore. L’ultimo Bond di Moore fu ‘Bersaglio mobile’ del 1985), all’età di 58 anni, criticato dallo stesso attore per la sua violenza e in parte rinnegato in quanto si sentiva troppo anziano per la parte, soprattutt­o quando scoprì di essere più anziano della madre della coprotagon­ista Tanya Roberts. Fino ad oggi, Moore è l’interprete che, nella serie ufficiale, ha interpreta­to più volte il ruolo di James Bond. Dopo 007, comparve in molti film d’avventura e in qualche commedia, dai ‘4 dell’Oca selvaggia’ a ‘La corsa più pazza d’America’. Negli ultimi anni si era limitato a qualche comparsa – tra cui una in un remake del telefilm ‘Il Santo’ –, e come alcuni ricorderan­no, uno spot per un operatore telefonico svizzero insieme all’attrice Melanie Winiger. Il legame tra Roger Moore e la Confederaz­ione è del resto di lunga durata: lasciò la Gran Bretagna per la Svizzera nel 1978, e lo chalet a Crans-Montana è una delle sue tre abitazioni insieme a Monte Carlo e alla Costa Azzurra.

L’impegno sociale

Dal 1991 Roger Moore è inoltre diventato Ambasciato­re umanitario Unicef, incarico che l’attore ha svolto con costante impegno facendosi spesso promotore di campagne di sensibiliz­zazione sui diritti dell’infanzia. Nel 2003 la Regina Elisabetta II lo ha nominato Cavaliere dell’Impero Britannico, da cui il titolo di Sir. “L’affetto che nostro padre sentiva ogni volta che era su un palcosceni­co o davanti ad una macchina da presa – hanno scritto i figli in un commosso ricordo – lo ha riempito enormement­e e lo ha tenuto impegnato fino ai suoi 90 anni, con la sua ultima apparizion­e lo scorso novembre sul palco del Royal Festival Hall di Londra. La platea lo ha applaudito dentro e fuori dal palco, fino a scuotere le fondamenta dell’edificio, a poca distanza da dove nacque”.

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KEYSTONE Sul set di ‘Agente 007 - Vivi e lascia morire’
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KEYSTONE Sopra, ai tempi del telefilm ‘Il Santo’. Sotto: ambasciato­re Unicef
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