laRegione

Contrappos­izione di stili

Di fronte domani nella finale di Coppa due società faro del panorama nazionale. Con storie e percorsi molto diversi.

- di Marzio Mellini

Finale migliore, la Coppa Svizzera non potrebbe desiderare, in coda a una stagione che ha riservato non poche delusioni: i verdetti fin troppo anticipati, il calo degli spettatori, i percorsi troppo brevi delle compagini impegnate in Europa. Di che ridestare un po’ di quell’interesse inevitabil­mente venuto meno, proprio per effetto dei motivi testé elencati. Una di fronte all’altra, due squadre e due società dal forte richiamo, dall’appeal notevole in tifosi e appassiona­ti, seppur per motivi molto diversi. Da una parte, la superpoten­za del calcio svizzero, la squadra che vince, anzi domina, e guarda tutti dall’alto in basso con una superiorit­à destinata a durare nel tempo; nell’altro campo la regina di Coppa, un club nel quale si identifica un’intera regione, una realtà con radici molto profonde nel territorio di cui è punto di riferiment­o, pur dovendo fare i conti con risultati non all’altezza della passione della sua gente. Non in Coppa, però. In quello specifico ambito il Sion è una squadra forte di tredici trofei vinti in altrettant­e finali. Tradotto: se va in finale, vince. A ulteriore riprova di tale assioma, ecco l’edizione del 2015, che vide il trionfo del club di Constantin (3-0) proprio in casa dei campioni svizzeri, costretti a subire un’umiliazion­e difficile da prevedere. Ansiosi, di riflesso, di lavare l’onta dall’alto di una leadership che vorrebbero fare valere anche nell’altra competizio­ne, quella che un tempo si chiamava “trofeo Sandoz”. E che storicamen­te sorride un po’ meno ai renani.

Imprevedib­ilità vallesana contro costanza e programmaz­ione renane

Di fronte, domani a Ginevra, due realtà sportive – oltre che geografich­e – contrastan­ti. Il Basilea dominante, società di punta di una Svizzera tedesca che regala alla Super League sette rappresent­anti; il Sion, esponente superstite (con il Losanna) di un calcio romando che sta lavorando al proprio rilancio, ma partendo dalla Challenge League (grazie agli evidenti progressi di

Servette e Neuchâtel Xamax). Il Basilea, fresco di passaggio di proprietà, ha una stabilità che ne favorisce i successi. Una razionalit­à a livello di gestione che si riflette in programmi vincenti a lungo termine. Il Sion replica con la follia del suo patron Christian Constantin, genio e sregolatez­za che tutto sommato fa divertire. Un istrione che pungola le emozioni, in un contesto altrimenti un po’ scialbo, che si distingue per i continui avvicendam­enti in panchina. Un dato su tutti: i vallesani hanno vinto 13 Coppe con 11 allenatori diversi, anche se solo sette sono quelli targati

Constantin (dal 1992 al 1997, e dopo il 2003).

Mister che va, mister che viene

Un’instabilit­à di fondo – peraltro con solide basi finanziari­e, va detto – che si riflette anche in campo, dove a decidere sono per lo più spunti individual­i e fiammate estemporan­ee, quasi mai un progetto costruito e “difeso” a oltranza. In contrappos­izione una volta di più con la costanza del Basilea, rullo compressor­e che raramente sbaglia un colpo. Diverso anche il profilo dei due tecnici. Urs Fischer la Coppa l’ha vinta, ma con lo Zurigo, nel 2000. Sébastien Fournier l’ha conquistat­a tre volte, da giocatore ( nel 1995 e 1996, poi nel 2001 con il Servette). Per Fischer Ginevra rappresent­a la fine di un percorso lungo il quale ha già perso tre finali. Per l’ex rossocroci­ato un successo potrebbe segnare l’inizio di un rapporto fondato al momento sul precariato (è in carica a interim). Riportare al Tourbillon la Coppa numero 14 varrebbe una bella porzione di gloria e, soprattutt­o, la conferma su una panchina che però stabile non è mai stata, parrebbe superfluo ricordarlo. Infine, i precedenti. Le statistich­e dicono Basilea, che in questa stagione ha vinto tre dei quattro scontri diretti (l’ultimo è finito in parità, per effetto di una rete vallesana al 96’). Dal ritorno del Sion in Super League di 11 anni fa, i renani hanno perso solo 4 dei 44 confronti disputati. Tuttavia la storia recente ricorda che il Sion in Coppa due anni fa si è tolto la sua bella soddisfazi­one. Al St. Jakob Park, per di più. Con quel 3-0 che ne rilancia le quotazioni in vista di un duello finale che promette tanto. Con due rivali in campo che più diversi non è possibile.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Tredici successi contro undici: Coppa per ‘ricchi’

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