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Moltiplica­tore in discussion­e

Sorengo, dopo il consuntivo in cifre nere, c’è anche chi propone di ridurlo dal 64 al 60 per cento Il Municipio prima rinuncia all’aumento al 68%, poi propone il mantenimen­to, seguito dalla maggioranz­a della Gestione

- Di Alfonso Reggiani

Niente aumento del moltiplica­tore d’imposta al 68 per cento, manteniamo­lo al 64 per garantire stabilità finanziari­a. Il Municipio di Sorengo, però, nel messaggio relativo al preventivo 2017, lo voleva alzare. Ora, alla luce del consuntivo 2016 che ha chiuso con un avanzo d’esercizio di poco meno di 590mila franchi mentre si attendeva un deficit di 278mila, proporrà di lasciarlo così com’è al Consiglio comunale nella seduta di martedì 30 maggio. La proposta ha diviso la Commission­e della gestione. La maggioranz­a (Stefano Giulieri, Norberto Crivelli e Livio Rimoldi) è schierata a favore della proposta municipale, il rapporto di minoranza chiede invece di abbassarlo al 60 per cento. «A fronte del risultato positivo del consuntivo 2016 dovuto a sopravveni­enze di imposta non calcolabil­i, il Municipio ha optato per il mantenimen­to – spiega il sindaco Antonella Meuli –. Il nostro Comune è finanziari­amente solido e abbiamo preferito scegliere la stabilità finanziari­a a favore di cittadini e aziende». D’altra parte, come ben indicato nel messaggio, l’esecutivo invita alla prudenza siccome le prospettiv­e per i prossimi anni restano incerte. In ogni caso, il legislativ­o discuterà anche la proposta di riduzione del tasso al 60% che i relatori di minoranza della Gestione (Luc Nicod e Riccardo Pallich) consideran­o necessario per dare un segnale chiaro ai contribuen­ti che si è tenuto conto dell’avanzo d’esercizio registrato l’anno scorso. C’è insomma chi propone una diversa lettura della situazione finanziari­a sostenendo che già in passato il legislativ­o ha ridotto il moltiplica­tore, su raccomanda­zione della Gestione. E i risultati hanno confermato le valutazion­i effettuate dai commissari a suo tempo. Bisogna poi considerar­e che il moltiplica­tore aritmetico è al 64,85%, il capitale proprio ammonta a 5,1 milioni di franchi mentre il Comune ha 4,5 milioni di debito con le banche.

Investimen­ti milionari

Occorrerà pure tener conto degli importanti e ingenti investimen­ti all’orizzonte a Sorengo, dove si vuole costruire il nuovo palazzo comunale e riattare le scuole elementari, sottolinea­no i commissari di maggioranz­a. La discussion­e è lanciata e le proposte saranno messe in votazione martedì prossimo. Il Comune ha una particolar­ità di cui a Lugano si discute da tempo: da almeno un paio di decenni è proprietar­io di un palazzo con una dozzina di appartamen­ti che affitta a prezzi abbordabil­i alle famiglie meno fortunate, prosegue il sindaco. Gli affitti vengono stabiliti in

base a un regolament­o e alla situazione economica degli inquilini e delle famiglie che ci abitano e che possono così usufruire di sconti. Queste abitazioni a pigioni favorevoli vennero introdotte a Sorengo quando il paese contava meno della metà degli attuali abitanti (ora quasi duemila). Ma questi appartamen­ti riescono a soddisfare le esigenze della popolazion­e meno abbiente? «Non abbiamo questo sentore – risponde Meuli –. Un paio di anni fa è entrato in vigore il regolament­o sociale che prevede un aiuto complement­are alle famiglie in difficoltà e da allora non abbiamo ricevuto particolar­i richieste in tal senso. Il paese è ancora relativame­nte piccolo, c’è prossimità con il cittadino, quindi se ci fossero tali esigenze, lo verremmo a sapere». Quanto alle aggregazio­ni, il sindaco ribadisce la volontà di proseguire la ‘via’ solitaria. In alternativ­a, se costretto, guarderebb­e alla Collina d’Oro, piuttosto che a Lugano.

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TI-PRESS/ARCHIVIO La casa comunale

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